CODEGA: Relazione a ddl 39 sul commercio equo e solidale

Pubblicato il giovedì 26 Giu 2014

Signor Presidente, Signori Consiglieri,
la proposta di legge che presentiamo risponde alla esigenza di  valorizzare e di  promuovere  la pratica del commercio Equo e Solidale . Il Commercio Equo e Solidale è  un approccio alternativo al commercio convenzionale : non si pone  infatti come obiettivo  il profitto di coloro che svolgono l’attività commerciale  , ma al contrario   , attraverso il commercio  appunto , promuove giustizia sociale ed economica , sviluppo sostenibile , rispetto per le persone e per l’ambiente  e  la  crescita della consapevolezza dei consumatori. Infatti il commercio Equo e Solidale   instaura una relazione paritaria tra tutti i soggetti coinvolti nella  catena di commercializzazione : dai produttori ai consumatori.
Riguardo alle  caratteristiche , comunque , modalità di lavoro e finalità specifiche, consistenza  e organizzazione  del Commercio Equo e Solidale , sviluppo della normazione sia livello regionale , che nazionale  ed Europeo  , si rimanda a quanto già esposto in sede di presentazione della legge.
Considerata la finalità sostanzialmente etica ed educativa del fenomeno il lavoro nella commissione è proceduto con uno spirito unitario e collaborativo. L’articolato della legge è stato costruito  tenendo conto di leggi analoghe già presenti in altre regioni italiane . Infatti numerose sono le regioni  che si sono dotate di una legge in merito  la Toscana (L.R. 23/2/2005 n. 37), l’Abruzzo (L.R.28/3/2006 n. 7), L’Umbria (L.R. 16/2/2007 n. 3), la Liguria (L.R. 13/8/2007 n. 32), le Marche (L.R. 29/4/ 2008, n. 8), il Lazio (L.R. 4 /8/2009, n. 20), il Piemonte (L.R. 28/10/2009 ,n. 26), L’Emilia Romagna (L.R. 29 /12/2009, n. 26), il Veneto (L.R. 22/1/2010, n. 6) e infine la Provincia Autonoma di Trento (L. Provinciale 17 giugno 2010, n. 13). L’impostazione generale e quindi i singoli articoli sono stati  elaborati  assieme in una logica di lavoro di gruppo che condivideva , in larghissima maggioranza le finalità del provvedimento. 
Nel corso  di un approfondimento delle norma però sono emerse alcune criticità . 
In primo luogo tutte le leggi della altre regioni sono anteriori al  D.Lgs. n. 59/2010  che recepisce a livello nazionale la Direttiva 2006/123/CE , la cosiddetta Direttiva  Bolkestein  che come è noto impone un regime di liberalizzazione delle diverse attività commerciali  e nella  nuova norma in  elaborazione bisognava evitare  che  gli incentivi proposti si configurassero come violazione a tale direttiva.
In secondo luogo bisognava stabilire  un raccordo organico con il quadro normativo già esistente  della nostra regione. Come è noto infatti la L.R. n.29/2005 , la legge sul commercio, all’art.26 già trattava il tema  dando  semplicemente indicazioni sul regime autorizzativo. La questione di fondo  era quella di stabilire se le Organizzazioni e le Associazioni che praticano il Commercio Equo e Solidale previste dalla presente legge dovessero  sottostare o meno  alle norme legislative regionali del commercio.  La questione è stata risolta ponendo un distinzione  tra l’attività istituzionale  delle diverse organizzazioni iscritte all’albo  di cui all’art. 5 , che è una attività principalmente educativa e culturale , e che ovviamente non è sottoposta alle norme regionali del commercio e l’attività commerciale vera e propria  che alcune di queste Organizzazioni mettono in atto , con l’apertura di un pubblico esercizio, che al contrario  è sottoposta alla legislazione  del comparto.
Nel corso del dibattito in commissione pertanto sono state presentate  gli opportuni emendamenti  e l’intero provvedimento è stato approvato a larghissima maggioranza senza alcun voto contrario.
Noi confidiamo in una approvazione  della norma.  Infatti , al di là del peso economico , il provvedimento viene incontro ad una attesa  forte di molte comunità , e   di moltissimi  giovani ,   che  svolgono lavoro quasi sempre  volontario  per questa attività di cui apprezzano appunto l’alto valore etico e sociale.
Sarebbe veramente peccato deluderli. 

Franco Codega

https://gruppopdfvg.it/wp-content/uploads/2021/08/

Ne parlano

Redazione

Ne parlano

Redazione
Redazione

Articoli correlati…