BOLZONELLO: Relazione di maggioranza sul Disegno di legge n. 121

Pubblicato il mercoledì 27 Gen 2021

Relazione di maggioranza sul Disegno di legge n. 121 Ulteriori misure urgenti per il sostegno dei settori produttivi
 
 
Signor Presidente, Colleghe e Colleghi,
 
anche per il DDL 121, presentato dalla Giunta in materia di misure urgenti per il sostegno di alcuni settori dell’economia della nostra regione, il Gruppo consiliare regionale del Partito Democratico assicura un pieno e costruttivo sostegno, così come per i diversi provvedimenti che si sono succeduti nel corso del 2020 a partire dalla LR 3/2020. Un sostegno nel rispetto dei ruoli che ci competono in quest’aula, ma che non può prescindere dalla consapevolezza della necessità di essere vicini concretamente a quella parte del mondo dell’economia che più sta subendo i contraccolpi della peggior pandemia globale degli ultimi cento anni.
Così come siamo consapevoli che l’aiuto concreto, che anche questo DDL offre alla comunità economica del FVG, non possa essere disgiunto dagli aiuti che il Governo nazionale ha messo in atto nelle sue varie declinazioni.
La situazione è arrivata ad un punto di quasi non sostenibilità per il sistema produttivo italiano in generale e del Friuli Venezia Giulia in particolare, sia la si guardi dal punto di vista delle aziende, sia la si veda da parte delle istituzioni. Se non vi saranno segni di miglioramento nella lotta alla pandemia entro breve tempo il sistema complessivo per commercio, turismo e servizi, collasserà.
Se guardiamo il tutto dal punto di vista delle aziende possiamo affermare che da dati provenienti dall’ufficio studi di Confcommercio nel corso del 2020 i consumi del Paese sono calati del 10,8%, 120 miliardi di euro in meno rispetto al 2019 e hanno cessato la loro attività oltre 390.000 imprese del commercio non alimentare e dei servizi, mentre le nuove aperture sono state 85.000, con un saldo negativo finale pari a 305.000 aziende, con dati in linea anche per la nostra regione.
Inoltre la crisi pandemica ha determinato una fortissima crescita delle richieste di ammortizzatori sociali da parte delle aziende, con il Friuli Venezia Giulia che segna un aumento del 4.000 per cento.
La crisi derivante dal Covid 19 non ha certo risparmiato le libere professioni con la chiusura di oltre 200.000 partite iva tra professionisti ordinistici e non ordinistici nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi, attività artistiche, di intrattenimento e molto altro ancora.
Vi è infine la situazione di blocco pressoché totale del comparto turistico, in particolare quello invernale.
Un quadro estremamente negativo che soffre di scenari di ripresa ancora molto instabili.
Per quanto riguarda invece le istituzioni, siano esse il Governo nazionale o la Giunta regionale, è di tutta evidenza di come, a meno di letture politiche strumentali, la capacità dei singoli bilanci di far fronte contemporaneamente a forti misure di ristoro, agli impegni annuali consueti e a misure di investimento per il rilancio dell’economia, sia al limite.
Venendo al contenuto del Disegno di legge 121 non possiamo che constatare che le misure proposte dall’impianto legislativo vanno in continuità con le misure già adottate in precedenza a partire dalla LR 3/2020, prevedendo così ulteriori sostegni a favore di quei soggetti economici che hanno subito maggiormente le misure restrittive statali e regionali introdotte per tentare di contenere la diffusione dell’epidemia da COVID-19, da erogare a soggetti inquadrati nel sistema dei codici ATECO attraverso contributi non legati a parametri oggettivi come perdita di fatturato o reddito dichiarato,
Dobbiamo chiederci, con laicità di pensiero, se tutto questo abbia ancora senso o se non si debba superare questo approccio, anche alla luce dei risultati ottenuti con i precedenti provvedimenti.
Proviamo infatti a valutare con criteri oggettivi quanto erogato finora dagli uffici regionali a seguito delle norme approvate nel corso del 2020.
I dati evidenziano che nel periodo compreso fra la fine di aprile 2020 e la fine di gennaio 2021, sono state istruite 44.701 domande, ne sono state valutate come ammissibili 41.845 e sono state adottate liquidazioni per un importo complessivo pari a 48.441.934,46 euro per una media di 1.157,65 euro.
Solo per un’ulteriore momento di informazione/valutazione riporto il dettaglio delle singole linee contributive regionali:
– la prima linea contributiva regionale messa in campo prevedeva misure a sostegno delle locazioni per le imprese e per gli esercenti arti e professioni a ristoro dei settori ricettivo, turistico, commercio e servizi connessi a tali settori. Si trattava di contributi a fondo perduto pari al 20% delle spese sostenute e da sostenersi nel corso del 2020, relativamente al canone del mese di marzo 2020, per gli immobili rientranti nelle categorie catastali A10, C1, C2 e C3. Ebbene i dati dimostrano che le domande pervenute e rese oggetto di istruttoria sono state 5.500 di cui giudicate ammissibili a contribuzione a seguito di istruttoria 5.142 per un valore complessivo di 1.215.534,46 euro erogati, con un valore medio di 236,39 euro, valore che non necessita di ulteriori commenti e che spesso è risultato pari alle spese di istruttoria;
– la seconda linea contributiva regionale attivata ha riguardato il ristoro dei danni a sostegno delle strutture ricettive turistiche, commerciali, artigianali e dei servizi alla persona.
In questo caso il numero complessivo di domande reso oggetto di istruttoria è stato pari a 28.468, di cui giudicate ammissibili a contributo 26.650 per un valore erogato pari a 30.661.300 euro. Il valore medio del ristoro, in questo caso, è risultato pari a 1.150,52 euro;
– la terza linea contributiva che ha previsto ulteriori misure a sostegno dei soggetti danneggiati dall’emergenza Covid19 ha preso in carico la valutazione di 10.053 domande ritenute ammissibili per un valore complessivo di 16.565.100 euro, con approvazione dell'elenco delle domande ammissibili avvenuta solo lo scorso 20 gennaio.
Francamente, pur a fronte di un importante impegno del bilancio regionale di cui deve essere dato atto e registrando positivamente la procedura d’erogazione, così come oggi perfezionata, che ha consentito celerità di erogazione degli aiuti, da questi dati non possiamo che valutare insufficiente il contributo medio ottenuto dalle singole imprese regionali. Ed è per questo che se ci saranno altre misure di ristoro da dover adottare suggeriamo di superare la logica dell’elencazione delle categorie meritevoli in base all’individuazione dei relativi codici ATECO e di indirizzarsi verso un’azione di aiuto che si basi su parametri altri, e citiamo come mero esempio quelli legati al fatturato o quelli legati alla redditività. Questo servirà ad evitare di escludere realtà economiche non definibili tramite i codici ATECO e a concedere contributi mirati e parametrati.
Non possiamo chiudere questa relazione senza evidenziare che se l’intero impianto del “sistema ristori regionali” ha potuto trovare attuazione su cifre significative, come dato atto, questo è stato possibile grazie all’interlocuzione proficua Stato/Regione che ha smentito tutte le dichiarazioni della Giunta regionale in termini di trasferimenti. Avevamo contestato, con ragione, quelle previsioni nefaste ed oggi registriamo come non solo si sia potuto agire sul fronte ristori, ma anche come la legge regionale di stabilità, grazie all’intervento statale, abbia potuto prevedere, se non aumentare, gli stessi stanziamenti di bilancio dell’anno precedente ed aprire all’indebitamento dell’Ente come non avveniva da due legislature.
Il Gruppo consigliare del Partito Democratico voterà a favore di questo disegno di legge, dimostrando coerenza di pensiero e di azione nell’affrontare le misure proposte a salvaguardia del tessuto economico della nostra regione e così continuerà anche nel prosieguo di questa legislatura, senza però dimenticare che a fronte della necessità di rispondere ai drammi creati dalla pandemia rimane la necessità di trovare soluzioni al problema strutturale della perdita di competitività delle nostre aziende sui mercati internazionali, ma di questo parleremo nell’affrontare il DDL 123.
 
Sergio Bolzonello

Trieste, 27 gennaio 2021
 

Relazione di maggioranza DDL 121

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