TRAVANUT: Sul sistema intermodale della Regione

Pubblicato il mercoledì 30 Apr 2014

Mozione

Oggetto: sul sistema intermodale della Regione

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,

Considerato che:

il tema della logistica e della movimentazione delle merci ha assunto un valore sempre più incisivo nello sviluppo dell’economia sostenibile, soprattutto in relazione al periodo di crisi attraversato dall’economia globale; infatti, un sistema di trasporto efficiente, interconnesso e organico è un tassello importante per contribuire al superamento della crisi;

il sistema integrato del trasporto delle merci in Italia, benché riconosciuto come fondamentale da tutti i soggetti interessati, sconta dei ritardi in relazione agli altri Paesi europei a causa dell’egemonia del trasporto su gomma e di una politica di sostegno a questo settore poco incisiva, nonostante l’indiscutibile sostenibilità ambientale del trasporto merci su rotaia (un treno merci equivale circa a 40 tir – elaborazione FerCargo su dati Eco Transit; per ogni tonnellata di carico e per ogni chilometro percorso con un treno merci europeo, vanno in atmosfera in media 29 grammi di CO2, mentre nel caso di un trasporto su mezzo pesante conforme alla normativa anti inquinamento Euro 5, le relative emissioni ammontano a 81 grammi, circa il triplo rispetto alla soluzione precedente);

a livello nazionale attualmente gli interporti sono classificati con una norma che risale al 1990, norma che non tiene conto delle reti transeuropee e della mutata situazione nazionale e internazionale; a questo proposito, è stata approvata dalla Camera dei Deputati la “Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali”, ora assegnata alla commissione trasporti del Senato. La legge quadro mira alla razionalizzazione dei sistemi di trasporto delle merci e punta a valorizzare e favorire l’intermodalità e gli interporti che abbiano caratteristiche tali da stimolare il trasporto su ferro, individuando fra i requisiti: collegamenti stradali diretti con la viabilità di grande comunicazione, collegamenti ferroviari con la rete ferroviaria nazionale, adeguati collegamenti con almeno un porto o un aeroporto, coerenza con i corridoi transeuropei di trasporto, recupero e riutilizzazione di strutture già esistenti, presenza di un terminale ferroviario intermodale;

il Programma di governo della Giunta regionale ha fra i suoi obiettivi quello di migliorare la logistica, in quanto fattore competitivo del Friuli Venezia Giulia come “porta di accesso all’Europa e al Mediterraneo” e, nello stesso documento programmatico, si precisa che: “L’UE ha predisposto il nuovo programma per giungere ad un sistema di trasporti unificato che si incardina su nodi e reti che coinvolgono il Friuli Venezia Giulia, quali il porto di Trieste, lo scalo di Cervignano del Friuli in considerazione di essere nodo dalla prevalente tipologia ferroviaria, il Corridoio Baltico-Adriatico e il Corridoio3/Mediterraneo”;

il documento programmatico in particolare evidenzia l’importanza degli interporti per “generare benefici alle strutture di trasporto e alla crescita delle imprese di produzione e di distribuzione”, sottolineando come l’accessibilità sia un requisito essenziale al fine di attrarre imprese, investimenti e merci e individua nello scalo ferroviario di Cervignano del Friuli un punto strategico per lo sviluppo della logistica in rapporto al porto di Trieste, allo scalo di San Giorgio di Nogaro e ai corridoi europei;

l’amministrazione regionale si è dotata del Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità  delle merci e della Logistica già dal 2011;

lo scalo di Cervignano del Friuli ha visto un progressivo calo delle operazioni  nel corso di questi ultimi anni, calo dovuto anche al “dissolvimento dei servizi cargo ferroviari ad opera del gestore nazionale”, come si rileva nel documento programmatico della Giunta, nonostante i rilevanti investimenti finanziari attivati sia per lo scalo che per l’interporto in passato,  
   
impegna la Giunta regionale:

•    a dare attuazione alle misure previste nel Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità  delle merci e della Logistica e di conseguenza alla valorizzazione e integrazione dei nodi portuali ed interportuali regionali, nonché dello scalo e dell’interporto di Cervignano del Friuli alla luce, da un lato, delle iniziative dell'Unione europea che prevedono il transito di due Corridoi attraverso il Friuli Venezia Giulia e, dall’altro, della necessità del rilancio di una piattaforma delle infrastrutture del Nord Est con l'obiettivo di migliorare la logistica, incrementare i flussi, utilizzare in maniera intelligente e funzionale il trasporto ferroviario, quello su gomma e quello marittimo, per migliorarne l'efficienza, ridurre i tempi, mettere in sicurezza l’ambiente e i transiti stradali;

•    a coordinarsi con il Governo nazionale per quanto riguarda il futuro programma di sviluppo delle piattaforme logistiche territoriali;

•     ad attivare un tavolo tecnico Regione – Trenitalia Cargo e Rfi per individuare un percorso di  valorizzazione e di utilizzo del rilevante patrimonio infrastrutturale realizzato a Cervignano, prima di assistere a declassamenti delle infrastrutture;

•    verificare se la Regione abbia attivo un regime di aiuti che sarebbe previsto fino al 31.12.2015 e non sarebbe stato finanziato negli ultimi due anni, avente per finalità il trasferimento della merce dal trasporto su strada a quello su rotaia e mare. 

Mauro Travanut

Trieste, 30 aprile 2014

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