INTERROGAZIONE
Oggetto: Cessione di centraline idroelettriche del Fvg da parte di Edilpower.
PREMESSO che in esecuzione degli accordi tra A2A e Dolomiti Energia del 15 marzo 2012 connessi all’operazione di acquisizione di Edilpower avvenuta il 24 maggio 2012, e in conseguenza dell’esercizio dei diritti ivi previsti da parte di Dolomiti Energia il 03 settembre 2014, A2A e Dolomiti Energia hanno finalizzato la permuta della partecipazione pari all’8,54% del capitale sociale di Edilpower detenuta da Dolomiti Energia con la partecipazione pari al 7,91% del capitale sociale di Dolomiti Energia detenuta da A2A;
RICHIAMATO che la A2A ha comunicato con una nota che corrisponderà inoltre a Dolomiti Energia un conguaglio pari a 16 milioni di Euro di Euro in 4 rate trimestrali a partire dal 1 ottobre 2014 e fino al 1 luglio 2015;
RILEVATO che il pagamento dell’ultima rata potrà avvenire anche tramite il trasferimento di alcuni asset oggi di proprietà di A2A;
SEGNALATO che nei trasferimenti di alcuni asset sono previste le cessioni di alcune importanti centrali della Regione, tra cui l’intera asta del Cellina E del Basso Ledra e le centrali di Luincis, Arta Terme e della Tramba in Carnia;
ATTESO che la valorizzazione delle risorse idroelettriche è uno degli obiettivi prioritari strategici dell’amministrazione regionale finalizzati allo sviluppo economico e che in passato la stessa si è lasciata sfuggire importanti occasioni per la gestione in loco di tali attività ( vedasi Somplago)
TUTTO CIO’ PREMESSO il sottoscritto Consigliere Regionale interroga il Presidente della Regione per sapere:
se non ritenga opportuno aprire un negoziato con A2A e Dolomiti Energia per evitare che la cessione della proprietà delle centrali idroelettriche regionali prevista si risolva in “uno spezzatino” a favore degli esclusivi interessi di privati, per costruire invece un progetto di valorizzazione delle risorse in questione con l’Amministrazione Regionale capofila e il coinvolgimento di Enti pubblici, distributori privati ( Secab e Idroelettrica Fornese) e consorzi industriali, con l’obiettivo di mantenere in loco la proprietà degli impianti e creare evidenti ricadute economiche per il territorio.
Enzo Marsilio
Trieste 10 agosto 2015
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