CELOTTI: Residui manutenzione del verde: quali azioni ha avviato la Regione?

Pubblicato il mercoledì 22 Gen 2025

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

OGGETTO: Residui manutenzione del verde: quali azioni ha avviato la Regione?

La sottoscritta consigliera regionale,
Premesso che da tempo è nota al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e alla Giunta la necessità di una risposta urgente al problema generatosi a seguito del Parere della Commissione europea, emesso ad aprile 2024 in risposta ad un interpello del competente Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, in base al quale i residui di sfalci e potature derivanti dall’attività di manutenzione del verde effettuata dalle aziende del settore non possono essere considerati come “sottoprodotti” ma devono invece essere considerati “rifiuto”.
Richiamata la mozione n. 84 approvata dal Consiglio regionale il 23.07.2024 con la quale si impegnava il Presidente della Regione a formalizzare un indirizzo al Governo per richiedere le modifiche normative o i pronunciamenti necessari a chiarire definitivamente la possibilità di considerare i residui vegetali delle attività di manutenzione del verde come sottoprodotti e a formalizzare una richiesta urgente al Ministero competente per promuovere una revisione della normativa nazionale.
Considerato che con la mozione sopra richiamata si impegnava altresì il Presidente a valutare l’adozione di tutte le possibili misure di competenza regionale per risolvere i problemi contingenti venutisi a creare a causa delle recenti interpretazioni della norma, con particolare riferimento alla gestione delle masse legnose. A promuovere inoltre tramite i Servizi competenti, l’apertura di appositi siti di stoccaggio dei residui vegetali della manutenzione del verde, con particolare riferimento alla cosiddetta “frazione fine” e ad attivare un Tavolo tecnico per riunire i Servizi regionali competenti, AUSIR, ANCI, i Gestori della raccolta dei rifiuti urbani e le associazioni di categoria delle imprese della manutenzione del verde, al fine di porre le basi di una filiera virtuosa ed efficiente nella gestione dei residui citati.
Considerato che con la Legge 191 del 13 dicembre 2024 veniva convertito in legge il DL 153 recante “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”, che definisce la catalogazione dei residui di sfalci e potature effettuati dalle imprese del verde come rifiuti urbani (e non più come rifiuti speciali), determinandone quindi la possibilità di conferimento nelle ecopiazzole comunali.
Considerato che in Friuli Venezia Giulia le ecopiazzole comunali sono attrezzate per ricevere il materiale verde prodotto dai privati cittadini e non le quantità molto più importanti che dovrebbero venire conferite dalle imprese di manutenzione del verde.
Considerato altresì che anche le aree di stoccaggio e trattamento a gestione privata non sono sufficienti a dare risposta alle necessità delle imprese del verde e che diverse di esse risultano già sature;
Considerato inoltre che il trasporto di sfalci e affini in centri autorizzati fuori provincia o fuori regione è un onere a carico dei professionisti, che ovviamente aumenta con l’aumentare della distanza;
Ritenuto quindi assolutamente urgente che la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la competente Direzione, assuma un ruolo di regia a supporto dei Comuni, e avvii o intensifichi il rapporto con Anci FVG, con AUSIR, con i Gestori della raccolta dei rifiuti e con le rappresentanze delle imprese del verde, al fine di garantire le condizioni necessarie alla gestione dei residui da sfalci e potature.
Considerate le difficoltà che ormai da mesi tutto il comparto sta manifestando, chiedendo alla politica una soluzione per poter svolgere la propria attività nel rispetto delle regole e in modo sostenibile.
Richiamato altresì l’emendamento presentato dalla sottoscritta in sede di stabilità 2025 al fine di consentire l’erogazione di contributi ai Comuni per la realizzazione di centri destinati alla raccolta e trattamento dei residui;
Considerato infine che il periodo primaverile determinerà un picco della produzione di questi materiali e che quindi le difficoltà delle imprese del verde diventeranno ancora più gravi ed evidenti.
INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE
Per conoscere:
– Quali interlocuzioni ha intrapreso la Regione con il Governo al fine di richiedere le modifiche normative o i pronunciamenti necessari a livello europeo e a livello nazionale per risolvere questo grave problema.
– Se e quali azioni sono state intraprese a livello regionale per assumere un ruolo di regia per la risoluzione del problema logistico relativo alla carenza di spazi e impianti autorizzati al conferimento e al trattamento dei residui da sfalci e potature.

MANUELA CELOTTI

Udine, 21 gennaio 2025

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Ne parlano

Manuela Celotti

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