Sanità: Conficoni (Pd), sistema non attrattivo penalizza reclutamento operatori

Pubblicato il martedì 16 Apr 2024

 

TRIESTE 16.04.24 «Le difficoltà sotto gli occhi di tutti stanno rendendo il sistema sanitario sempre meno attrattivo, con i conseguenti problemi di reclutamento. La situazione sta peggiorando ulteriormente, ma la Regione non fa nulla di concreto per superare la scarsa partecipazione ai corsi di formazione per nuovi medici e infermieri». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta di chiarire la situazione dei percorsi di formazione medica e infermieristica.

«I numeri forniti dall’assessore Riccardi – prosegue il consigliere dem – sono indubbiamente preoccupanti. E’ inutile vantare un aumento dei posti se i corsi per aspiranti medici di famiglia e infermieri sono ben lungi dall’essere esauriti, il 40% delle borse studio offerte agli specializzandi non viene assegnato e crescono gli abbandoni. La scarsa appetibilità della formazione contribuisce alla mancata sostituzione dei professionisti che vanno in pensione o si dimettono volontariamente, magari per andare a lavorare nelle cliniche e negli ambulatori convenzionati con la Regione. Di fronte a questa situazione, però, l’assessore Riccardi resta a guardare e anzi continua a vantare una dotazione pro capite di medici e infermieri superiore alla media nazionale. Una narrazione falsata dalla diversa quota di sanità privata presente nelle altre regioni, che si scontra con una realtà fatta di tagli ed esternalizzazioni per carenza di personale, aggravata dalla fuga dalle aziende sanitarie di 2.100 dipendenti negli ultimi quattro anni. Per arginare il fenomeno abbiamo proposto di riconoscere un premio di fedeltà agli operatori che volontariamente si impegnano a restare 5 anni nel servizio pubblico. Mentre a Roma il centrodestra sta valutando una misura equivalente per trattenere il personale dei piccoli Comuni, in Fvg invece il centrodestra è fermo alla contrapposizione politica e ha bocciato anche l’introduzione del salario di pre inserimento al lavoro volto a incentivare la partecipazione ai corsi di formazione».

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