Il Pd del Fvg si smarca dalla linea del partito

Pubblicato il mercoledì 04 Set 2013

Dal MessaggeroVeneto del 4 settembre 2013

Il Pd del Fvg si smarca dalla linea del partito
Chieste date distinte per congresso regionale e nazionale. Sfuma l’ipotesi Travanut bis al comando . Le ragioni dello strappo Il duello Renzi-Cuperlo rischia di togliere spazio al territorio. La partita elettorale In vista del voto del 2014, stop al terzo mandato dei sindaci

di Marco Ballico. TRIESTE Il Pd del Friuli Venezia Giulia chiederà al partito nazionale di separare i due appuntamenti congressuali. In concreto, in regione i democratici sceglieranno il loro prossimo segretario dopo l’appuntamento romano. Renzo Travanut, in sella da inizio anno, conta di chiudere la partita entro fine anno. «Anche perché sono un po’ stufo», dice sorridendo. A conferma che, se pure glielo chiedessero, non si proporrà per un ulteriore mandato. Le date dei congressi Il tema dei tempi dei due congressi, nazionale e regionale, è emerso l’altra sera a Udine dove si è riunita, presente anche Debora Serracchiani, la direzione Fvg. In queste ore, alle reiterata richiesta di Matteo Renzi di fare presto, prima della fine di novembre, ha risposto Guglielmo Epifani. La data nazionale, ha spiegato il segretario del Pd, la deciderà l’assemblea, il prossimo 20 settembre. Quello che anticipatamente chiede il Friuli Venezia Giulia, sin d’ora, è di mantenere separato il congresso regionale da quello italiano. «È una richiesta che trasmettiamo a Roma rendendoci conto per primi che l’appuntamento nazionale annullerebbe il nostro. E invece, come in altre regioni, ci servono tempi e modi per avviare una discussione di tono locale. Un partito federale com’è il Pd credo che potrà tener conto di questa istanza», commenta Travanut. I candidati In direzione, l’altro ieri, non sono emerse candidature alla sua successione. I nomi che circolano in ambiente Pd sono i soliti: dai parlamentari a qualche giovane “promessa” come Andrea Lerussi, candidato presidente alle scorse provinciali di Udine. Le riforme La priorità, rimarca Travanut, è adesso un’altra. Riguarda il programma e le riforme. Quelle che dovranno essere messe in legge in Regione «nel segno del rinnovamento e della discontinuità rispetto al passato». Non uno slogan, assicura il segretario: «Questo Pd ha la forza, le risorse e la compattezza necessarie a rompere i vecchi schemi nella gestione della cosa pubblica. Sulle riforme, del resto, non possiamo fallire». Davanti al partito Travanut ha quindi ricordato i risultati già raggiunti nei primi cento giorni di governo, «dal taglio ai costi della politica al sostegno al sistema economico, al rinnovato rapporto con il governo centrale, che ha permesso passi importanti sul fronte delle infrastrutture, in particolare sulla terza corsia», e definito l’economia «la sfida numero uno»: «Dobbiamo creare nuovi posti di lavoro, aprire cantieri, attrarre imprese dall'estero». Stop al terzo mandato Nel menu anche le amministrative 2014. Con Serracchiani chiarissima sul terzo mandato dei sindaci «considerato dal precedente governo regionale uno strumento di consenso». L’intenzione è dunque di abolirlo: «È stato un errore che noi dobbiamo correggere in nome del vero rinnovamento e della discontinuità, nostri segni distintivi». Il Pd vuole anche introdurre la doppia preferenza di genere e concentrare le operazioni di voto in un solo giorno, la domenica. Le nomine E ancora in direzione sono stati definiti nuovi criteri per le nomine degli enti pubblici. «Saranno gestite da giunta e Consiglio – spiega Travanut – e confermeranno l'azione di rinnovamento. L'epoca dell'uso delle nomine per il mantenimento di equilibri di partito o di maggioranza è finita: devono prevalere merito e competenza al servizio della comunità. I partiti – aggiunge – devono ritornare a fare politica con progetti e spirito di servizio: così sarà il nuovo Pd Fvg». «Stiamo lavorando bene – conclude Serracchiani –, abbiamo intrapreso un percorso vincente e dobbiamo portarlo avanti con rigore e competenza, mettendo insieme le nostre esperienze e dando concretezza a quella politica di servizio con la quale ci siamo presentati ai cittadini».

 

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