Dal MessaggeroVeneto del 06/12/2013

UDINE Non i “bonus bebè”, che probabilmente resteranno a zero, ma le associazioni familiari e i progetti provinciali a favore delle disabilità potrebbero ottenere qualche risorsa. I margini di manovra sono strettissimi, ma il Pd e gli alleati di Sel e Cittadini ci provano. Ieri, durante una lunga riunione, la maggioranza di centrosinistra, con la presidente Debora Serracchiani e la giunta, ha provato a trovare la quadra, ma serve tempo. La Finanziaria 2014 resta aperta e se modifiche ci saranno arriveranno dagli assessori. Nel bilancio 2014 sono stati cancellati 2,8 milioni per i “bonus bebè”, 2,6 per l’associazionismo familiare e 600 mila euro stanziati alle Province per progetti sperimentali a favore dei disabili. Si cerca una soluzione almeno per gli ultimi due capitoli. Di certo non la quantità di risorse prevista finora, ma un gruzzolo che consenta alle famiglie che si sono organizzate in associazioni e ai progetti sperimentali di non sparire di punto in bianco. «Stiamo lavorando per concordare con la giunta e i consiglieri eventuali modifiche – dice a fine riunione il capogruppo del Pd Cristiano Shaurli –, consapevoli che la risorse sono limitatissime. Lavoreremo fino a lunedì per arrivare in Consiglio con eventuali emendamenti di giunta che siano condivisi da tutti». Non anticipa cifre Shaurli, perché un’intesa ancora non c’è. C’è invece nervosismo tra i consiglieri, perché rispetto agli anni scorsi non ci saranno quote a disposizione di ciascuno per l’associazione, la parrocchia o il gruppo da sostenere. Più di qualcuno si lamenta, alza la voce, sbatte la porta. In una delle ultime riunioni la democratica Renata Bagatin si è fatta sentire e ha lasciato la sala furente. Ma la sostanza di un bilancio 2014 risicatissimo non cambia. Tanto che se ci saranno emendamenti in Aula saranno proposti dalla giunta, per evitare zuffe tra consiglieri. Attacca l’esponente di Fi Roberto Novelli. «La furia ideologica della giunta Serracchiani si avventa anche sul sociale. Con uno schema imposto da Serracchiani, che vede le Province come il drappo rosso per il toro, nella Finanziaria – conferma Novelli – sono stati tolti i 600 mila euro per la disabilità. È gravissimo, si mettono a rischio anni di lavoro. Sono certo che i fondi, almeno in parte, verranno ripristinati». annabuttazzoni