I problemi causati dalla contrazione dei finanziamenti regionali nel 2013 denunciati da sindaci e operatori alla Cona all’assessore Maria Grazia Santoro

Da Il Piccolo del 05 ottobre 2013
di Ciro Vitiello STARANZANO Sono a rischio di chiusura la Riserva naturale regionale della foce dell’Isonzo e la Riserva dei laghi di Doberdò e Pietrarossa, con il conseguente licenziamento del personale (una decina nelle due aree protette) se la Regione non correggerà il “tiro” sui fondi che verranno inseriti nella Finanziaria 2014. La somma stanziata nella Finanziaria 2013, infatti, ammonta a 250 mila euro, decisi lo scorso anno dalla giunta Tondo per tutte le riserve naturali, contro i 660 mila euro dell’anno precedente. Un drastico ridimensionamento che, nella distribuzione delle quote, vede assegnate all’Isola della Cona solo 49 mila euro (contro i 117 mila precedenti) e alla riserva di Doberdò appena 20 mila (contro i 40 mila dell’anno prima). Somme con le quali i gestori non riescono neanche a coprire le spese per le utenze. Si tratta di preoccupazioni nond a poco, che sono state manifestate giovedì mattina all’assessore regionale alle Infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici, Maria Grazia Santoro, durante la sua prima visita ufficiale alla riserva della foce dell’Isonzo, accompagnata dal consigliere regionale del Pd Diego Moretti. L’incontro si è trasformato, alla luce delle poche risorse disponibili, in un vero e proprio summit sulla sopravvivenza della aree naturalistiche. Erano presenti, infatti, il sindaco di Staranzano Lorenzo Presot, quello di Doberdò Paolo Vizintin, l’assessore all’Ambiente di Staranzano Matteo Negrari e il capogruppo Pd Flavio Pizzolato, Aila Quadracci responsabile della Cooperativa Rogos gestore della riserva, Maurizio Rozza consigliere comunale di Duino Aurisina, e Fabio Perco responsabile della Sbic, la Stazione biologica della Cona. L’assessore Santoro si è soffermata al centro visite, in alcune strutture e lungo il percorso pedonale frequentato da turisti e visitatori. Poi si è trattenuta con gli operatori, che le hanno illustrato le difficoltà gestionali legate al drastico ridimensionamento dei finanziamenti regionali per il 2013. «Purtroppo – hanno confermato i gestori – con il 2014 se non cambiano i finanziamenti saremo costretti a chiudere, perché non riusciamo a far fronte neanche alle spese. Già con i soldi di cui disponiamo oggi si riesce a malapena ad andare avanti, figuriamoci cosa accadrebbe con una diminuzione del finanziamento del 60%». L’assessore Santoro e il consigliere Moretti, dopo aver ascoltato le richieste, si sono impegnati a presentare le istanze dei parchi e delle riserve della regione in sede di discussione della legge finanziaria 2014. Allo stato attuale sono dodici le riserve naturali istituite dalla amministrazione regionale (legge 42/96) per una superficie totale di quasi 9mila ettari. Tra queste nove hanno ricevuto regolarmente contributi da parte dell’assessorato competente. «Se da un lato – sostengono gli operatori – è del tutto comprensibile la scelta di ridurre le spese a fronte della crisi finanziaria, dall’altro non sembra né opportuno né giustificabile un taglio così netto, che sicuramente impedirà alle amministrazioni di far fronte alla gestione delle riserve e delle aree protette ad esse affidate dalla Regione stessa, anche su mandato dello Stato e dell’Ue».