TRIESTE 26.08.23 «Ergendosi quasi a “gendarme dei prezzi” (senza che la Regione abbia competenze in merito), l’assessore Bini ha proposto alle categorie un “patto anti rincari”, senza chiarire di cosa si tratta in maniera concreta. In attesa di conoscere le proposte in campo ed eventualmente capirne di più, l’auspicio è che non sia la ripetizione della vicenda dell’esposizione dei “prezzi medi” della benzina (nata per abbassarne i prezzi) e che invece puntualmente non si è verificata». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, riguardo all’aumento dei prezzi avvenuti nella stagione turistica in corso.
«Come non si può non essere d’accordo con una richiesta simile? C’è un però: dopo che Bini ha rivolto l’appello in tal senso a ristoratori e albergatori del Fvg, le risposte degli operatori sono state interlocutorie, se non tese a giustificare tali aumenti con un elenco di incrementi di costi di beni e servizi che ne motivano gli stessi, di fatto senza dare alcun riscontro all’appello dell’assessore. Nella stessa intervista inoltre, l’assessore, smentendo le sue dichiarazioni di qualche settimana fa, ha dichiarato che le presenze della stagione estiva non sono positive (in ciò seguendo Federalberghi che già a inizio mese aveva rilevato una flessione di presenze del 15%-20%), con una flessione di turisti italiani e stranieri (tedeschi in primis). Dall’assessore Bini, al posto delle trionfali dichiarazioni di questa primavera che prospettavano un 2023 analogo al 2022, ci aspetteremmo maggiore prudenza, meno certezze e maggiore umiltà. Purtroppo non è così: attendiamo a fine stagione che l’assessore in commissione venga a indicarci dati precisi, sia sulle presenze, sia sui peso settoriale e territoriale che i rincari dei prezzi, che innegabilmente ci sono stati, hanno avuto in questa stagione che purtroppo non si annuncia positiva».
