Udine 17.10.25 – «La messa in sicurezza del Tagliamento con il minor impatto ambientale è una delle sfide più grandi per la Regione. Ma alla luce di incontri che si susseguono sul territorio, di conferenze stampe e di comunicati, in cui compaiono solo esponenti di Fratelli d’Italia, ci chiediamo se la Giunta Fedriga e la Regione stiano affrontando in modo unitario la questione, oppure se questo sia diventato un tema a esclusivo appannaggio di Fratelli d’Italia». Lo affermano i consiglieri regionali Massimiliano Pozzo e Francesco Martines (Pd), a margine della conferenza stampa promossa.
«La messa in sicurezza è sicuramente una questione complessa sia sul piano del coinvolgimento dei territori, che hanno avuto sempre posizioni diverse lungo l’asta, sia dal punto di vista tecnico e scientifico. Abbiamo sempre portato il nostro contributo in modo corretto e responsabile, chiedendo che siano messi punti fermi sulle valutazioni scientifiche e tecniche, sulle opere e sui tempi e ricordando l’urgenza di indicare una programmazione. Con il coinvolgimento dei Comuni e delle popolazioni» continuano Pozzo e Martines che ritengono «positivo che ci siano proposte, come quella, da approfondire tecnicamente, presentata oggi dagli agricoltori del medio Tagliamento, che ringraziamo per lo spirito costruttivo. Riteniamo che vadano ascoltati e coinvolti territori e comunità, che vada approfondito il lavoro tecnico e scientifico. Si valutino dunque pareri di esperti e proposte sul tavolo, non scordando quello che è stato detto con fermezza tecnica da assessorato e direzione regionale, nell’occasione delle ultime modifiche al piano di gestione del rischio alluvioni. La Regione è un’istituzione che rappresenta tutti, e ha il dovere di non trasformare un tema delicatissimo in una questione di un partito. Prendiamo atto che Fratelli d’Italia si rivolge ai “propri” sindaci, coinvolge i “propri” ministri, fa conferenze stampe “proprie” e che il “proprio” assessore all’ambiente continua a presentare nel corso del tempo posizioni diversificate, rispondendo evidentemente più al partito che alla collegialità della giunta. Lavoriamo tutti – concludono – per arrivare alla miglior soluzione, senza pregiudizi, ma facendo con la massima urgenza dei passi in avanti, non continui cambi di direzione».