Sindaco Faedis: Celotti (Pd), svilimento donne e fascismo, Fedriga rimuova Luca Balloch

Pubblicato il mercoledì 24 Mag 2023

23.05.23 «La vergognosa figura a cui è stata esposta la comunità di Faedis a causa dei festeggiamenti voluti e promossi dal neo sindaco Luca Balloch, non può essere ignorata dalle istituzioni. Il grave svilimento del ruolo della donna da una parte e la palese evocazione del fascismo (che disonora la storia di una comunità) dall’altra sono due questioni dinanzi alle quali la massima istituzione della Regione non può voltare la testa dall’altra parte. Fedriga condanni questi gravi fatti». A chiederlo è la consigliera regionale, Manuela Celotti (Pd), prima firmataria della mozione (sottoscritta da tutti i consiglieri del Pd) attraverso la quale si chiede al presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga di condannare i fatti accaduti nel post elezioni a Faedis e di “avviare un’urgente verifica sull’operato del sindaco individuando e sanzionando eventuali azioni ritenute contrarie alla legge e alla Costituzione, e, nel caso ricorrano gli estremi, a rimuoverlo dalla carica ai sensi dell’art. 40, della Legge 8 giugno 1990, n. 142”.

Sulla questione di genere, continua Celotti, «il concorso farsa per selezionare una First lady svilisce e calpesta anni di lotte e battaglie per affermare i diritti delle donne e la parità di genere. Non è stata una semplice goliardata, ma un evento che rappresenta una chiara visione, patriarcale e maschilista, delle donne nella società e in rapporto agli uomini. Che questa visione venga proposta da un sindaco eletto, mentre tra l’altro ci stiamo collegialmente impegnando per utilizzare un linguaggio di genere che riconosca il ruolo delle donne nelle Istituzioni, è quanto mai svilente. È urgente che il centrodestra inizi a metabolizzare concetti di parità di genere e a prendere le distanze dai comportamenti che ci riportano indietro di decenni».

Infine, conclude Celotti, «un plauso alle donne di Faedis che hanno preso posizione contro il comportamento del sindaco, perché è solo affrontando e condannando questi atteggiamenti che potremo difendere le conquiste fatte e promuovere quel cambiamento culturale che solo può garantire una maggiore parità».

 

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Manuela Celotti

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