Sanità: Conficoni (Pd), la Regione nel 2022 poteva spendere ben 32,8 milioni di euro in più per il personale, ma sale il privato

Pubblicato il giovedì 19 Ott 2023

11.10.23 «Il primo fattore di crisi del Servizio sanitario regionale è la carenza di personale. Fedriga e Riccardi sostengono di dare il massimo per superarla ma, mentre prosegue la spinta verso il privato, la spesa sostenuta lo scorso anno dalle aziende sanitarie per le risorse umane è stata di ben 32,8 milioni di euro inferiore al tetto stabilito dalla Giunta, acclarando che non è stato fatto tutto il possibile per potenziare gli organici». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando la delibera con la quale la Giunta regionale ha approvato il bilancio consuntivo 2022 degli Enti del Servizio sanitario regionale.

«Gli alibi sui quali Fedriga e l’assessore Riccardi hanno a lungo giocato, sono spariti da tempo e oggi gli atti continuano a confermare l’enorme divario tra propaganda e realtà» continua Conficoni. «Da tempo chiediamo di investire nelle risorse umane per risollevare la sanità pubblica della nostra regione. La Giunta, invece, non solo ha bocciato la mozione con cui abbiamo proposto di rivendicare maggiore autonomia ed eliminare il tetto alla spesa per il personale, ma non ha nemmeno sfruttato i margini di manovra a sua disposizione per arginare la consistente fuga di operatori dalle aziende sanitarie e promuovere nuove assunzioni. Non a caso, seppure aumentati rispetto allo scorso anno, i dipendenti restano al di sotto di quelli in servizio quando si è insediato il presidente Fedriga. Nel frattempo sono cresciuti i finanziamenti ai privati, ai quali sono stati appaltati interi pezzi di sanità pubblica, con casi eclatanti come i pronto soccorso di Udine e Latisana, oppure la radiologia a Pordenone. Senza dimenticare i nuovi ambulatori convenzionati. Una scelta non obbligata, come si vuol far credere, ma voluta».

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