Sanità: Conficoni (Pd), Fdi senza vergogna, in silenzio per 5 anni su affossamento Pn ora si propone garante del territorio

Pubblicato il lunedì 27 Feb 2023

PORDENONE 27.02.23 «Fratelli d’Italia è senza vergogna: aveva già promesso di fare la sentinella della sanità pordenonese e ora, dopo essere rimasta in silenzio per cinque anni di fronte al peggioramento dei servizi, si smarca dalla gestione di Fedriga e Riccardi autoproclamandosi garante del territorio. Tra un completo menefreghismo in Consiglio, l’assenso alle decisioni prese dalla Giunta e il lassismo del sindaco di Pordenone, Fdi farebbe meglio a chiedere scusa per essere stata complice e mandante di scelte negative per tutto il tutto il territorio pordenonese». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd).

«Sono allucinanti le promesse del ministro Ciriani: punta il dito verso il Pd, mentre il suo partito in cinque anni ha affossato il servizio pubblico. Invece di guardare in casa d’altri si rivolga suo collega di partito, il consigliere regionale Alessandro Basso il cui lavoro per la sanità è stato pari a zero: come unico rappresentante di Fdi del territorio ha addirittura abbandonato la commissione Salute, sguarnendo quel minimo presidio che in qualità di eletto avrebbe dovuto garantire. Anzi una cosa l’ha fatta Basso: è tra coloro che ha chiesto il commissariamento dell’Asfo, penalizzandola per gli anni a venire e bloccando per un anno i concorsi per reclutare nuovi primari. Oppure si rivolga all’assessore Scoccimarro che come unico esponente di Fdi in Giunta ha avallato la nomina dell’ex dg dell’Asfo, Polimeni, che ha portato al declino la sanità pordenonese insieme alle scelte politiche della giunta Fedriga». Per cinque anni, continua Conficoni, «Fdi, come forza del centrodestra di governo, avrebbe potuto contribuire alla necessaria ripresa del sistema, soprattutto dopo la batosta della pandemia. Invece ci ritroviamo in campagna elettorale a fare promesse dopo che per un’intera legislatura gli abitanti del Friuli Occidentale sono stati trattati come cittadini di serie B».

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Nicola Conficoni

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