Salute: Santoro (Pd), serve chiarezza e interventi sul sistema sanitario regionale

Pubblicato il mercoledì 15 Giu 2022

15.06.22 «Il riconoscimento di problemi nel sistema salute emersi dallo studio della scuola Sant’Anna di Pisa, è certamente una novità da parte di chi per quattro anni ha professato primati, ripetendo il mantra del “va tutto bene”, salvo poi scaricare problemi su emergenze sicuramente significative come il covid, ma vissute da altre regioni che hanno saputo reagire. Gli approfondimenti annunciati oggi dall’assessore alla Salute, tra tecnici e Sant’Anna, sembrano però più che una reale intenzione di mettere le mani al sistema, un tentativo di vendere altro fumo e mistificare una situazione al limite del drammatico». Lo afferma la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd), componente della 3ª commissione Salute, commentando le dichiarazioni dell’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, in merito ai recenti dati dell’indagine Bersaglio realizzata dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa.

«Siamo tutti consapevoli che per costruire degli indicatori è necessario elaborare informazioni che gli esperti, in questo caso quelli del Sant’Anna di Pisa, trasformano poi in indicatori di esito/risultato. Queste informazioni sono state raccolte dalle tre aziende sanitarie e poi verificate e inviate all’istituto dall’Arcs e dalla direzione centrale Salute. Pertanto sia le direzioni, sia i collaboratori erano perfettamente a conoscenza di una situazione esplosa pubblicamente dall’ultima indagine Bersaglio. Proprio per questo la difesa dell’assessore Riccardi, dopo quattro anni di governo e dopo che i buoi sono scappati, è insostenibile: più che approfondimenti, il sistema sanitario regionale ha bisogno di interventi radicalmente migliorativi, partendo proprio dai quei dati impietosi, che non servono a fare classifiche, ma a fissare le vere priorità».

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