Trieste 03.04.25 – «Per dare maggiore efficienza al sistema sanitario è necessario mettere mano al riequilibrio tra ospedali hub e territorio. Nel caso dell’Asufc, l’ospedale di Udine andrebbe alleggerito, portando una parte dell’attività chirurgica (quella meno specialistica) sugli ospedali di rete e dando così un servizio ai territori». Lo affermano i consiglieri regionali Francesco Martines e Massimiliano Pozzo(Pd) a margine della seduta della 3ª commissione riunita oggi per l’audizione dell’assessore regionale alla Salute riguardo alle politiche del personale a seguito delle Linee per la gestione del Servizio sanitario regionale 2025.
Secondo i due consiglieri, dunque «l’ospedale di Udine dovrebbe svolgere attività chirurgica di alta specializzazione e smistare sugli ospedali spoke gli altri interventi, sia perché questo è in linea con la necessità di specializzare alcuni presidi ospedalieri per assegnare loro un futuro dignitoso, sia perché Udine ormai ha un carico di lavoro che rischia, come sta succedendo, di non dare un servizio efficiente ed efficace e pronto agli utenti». Inoltre, sottolineano «il problema dell’efficienza del sistema ospedaliero: a fronte dei numeri illustrati oggi, è necessario efficientare il servizio pubblico con una riorganizzazione interna a ogni ospedale, così come all’interno di ogni azienda ospedaliera. Solo così si potranno liberare risorse da destinare all’assistenza territoriale e a tutta quella complessa rete dei servizi socio assistenziali». Infine, Martines e Pozzo affrontano il nodo del personale, «un problema complesso che non tocca solo la nostra regione e che riguarda la cristallizzazione delle professioni e delle competenze all’interno del sistema ospedaliero, sul quale si deve cercare di far fronte alla carenza attuale di medici e infermieri, modificando lo svolgimento di alcune operazioni semplici da una categoria a un’altra del comparto, tra oss e infermieri e tra dirigenti e infermieri».