Pordenone 11.02.25 – «L’inerzia della Giunta Fedriga nell’affrontare la carenza di personale sanitario continua a produrre effetti negativi. Alla fine dello scorso anno, infatti, l’Asfo aveva 16 dipendenti in meno rispetto a 12 mesi precedenti anche a causa della perdita di ben 25 infermieri. Dopo avere insediato l’università al Bronx, ora bisogna portare il corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche a Pordenone». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), annunciando la presentazione di un’interrogazione in Regione dove il caso era già stato sollevato tre anni fa quando l’assessore Riccardi si era impegnato a valutare la richiesta condivisa in modo trasversale dal territorio.
«Da tempo – prosegue il consigliere dem – sosteniamo che il primo fattore di crisi della sanità pubblica sia la carenza di personale dovuta non solo alle difficoltà di assunzione causate dall’errata programmazione del fabbisogno, ma anche al taglio lineare della spesa deliberato nel 2019 dalla Giunta alla fuga di operatori che la Giunta Fedriga non ha fatto nulla per trattenere. Tra il 2020 e il 2023, infatti, si sono dimessi volontariamente ben 2.100 dipendenti delle aziende sanitarie. Per arginare il fenomeno abbiamo avanzato svariate proposte, dal premio fedeltà rivolto al personale che si impegna a restare in servizio per cinque anni, al bonus individuale per la crescita professionale dedicato a chi sottoscrive il patto di permanenza nella sanità pubblica. Peccato che dopo averle bocciate con sdegno, i numeri non stiano dando ragione all’assessore Riccardi, con l’Asfo che ha meno personale di quando governava il centrosinistra, in particolare per i 130 infermieri in meno rispetto alla fine del 2018».
