13.01.23 «Cinque anni di inutili appelli, lamentele, gridi d’allarme su una situazione infrastrutturale e viabilistica del pordenonese assolutamente inadeguata e poi, a fine legislatura, a tre mesi dalle elezioni ecco che si svegliano i paladini del territorio, come Basso che ora è pronto a dare tutto il sostegno necessario, promettendo di risolvere i problemi della strada statale 13 “Pontebbana” attraverso una maxi Gronda». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando le dichiarazioni del consigliere regionale di Fdi, Alessandro Basso, in merito agli interventi infrastrutturali sulla strada statale 13, nel Friuli Occidentale.
«Dopo il tentativo di rifarsi una “verginità” politica in tema di sanità, Basso ora tenta la stessa strada con i nodi che riguardano la viabilità e le opere infrastrutturali. Peccato che sia Regione che Comune di Pordenone, entrambe a guida centrodestra, abbiano segnato una legislatura assolutamente deludente: la rete viaria non ha fatto i necessari passi avanti. Se la bretella sud di Pordenone è in grave ritardo, il completamento dell’ex pista carri tra Aviano e Roveredo in Piano è fermo al palo e i fondi distratti dalla messa in sicurezza dell’asse Pasiano-Azzano Decimo non sono stati restituiti. Quanto al nuovo ponte sul fiume Meduna, si sono persi due anni di tempo per l’incapacità del Comune capoluogo a svolgere il ruolo di stazione appaltante. Lungo la ss13, pure i nodi di Casarsa e del passaggio a livello di Sacile sono rimasti irrisolti né è stato stanziato un euro per la gronda nord voluta dal sindaco Ciriani che, tuttavia, non alleggerirebbe significativamente il traffico nel tratto urbano della Pontebbana. Non a caso lo studio di fattibilità non è mai stato presentato ufficialmente esattamente come quello sulla Cimpello-Sequals-Gemona, indispensabile a capire se l’arteria possa essere abbassata per salvaguardare il Tagliamento e velocizzare il collegamento tra Pordenone e Udine. Dopo cinque anni di chiacchiere si ipotizzano ulteriori interventi. L’ennesima presa in giro ai danni dei cittadini che aspettano fatti concreti».
