Sicurezza: Moretti, mozione velo ennesima strumentalizzazione della Lega

Esiste già una legge nazionale che prevede l’obbligo di identificazione, quindi non si tratta di disconoscere il tema, ma di dire le cose come sono

TRIESTE (27.06.17). «Esiste già una legge nazionale che prevede l'obbligo di identificazione, quindi non si tratta di disconoscere il tema, ma di dire le cose come sono». A dirlo è il capogruppo del Pd, Diego Moretti, commentando la bocciatura da parte della maggioranza del centrosinistra della mozione presentata dalla leghista Barbara Zilli per impegnare la Giunta a “vietare l’occultazione del volto di coloro che accedono a tutti gli edifici istituzionali, a tutte le strutture pubbliche regionali, comprese le strutture sanitarie e le scuole”.
«Siamo fermi sull’affermazione dei diritti delle donne, che non devono essere deprivate dell’identità personale attraverso la negazione del volto. Ma non siamo disponibili a giochetti demagogici. La mozione presentata è del tutto strumentale e evidentemente mirata a mettere in cattiva luce quanto questa maggioranza sta facendo in tema di immigrazione. Basta raccontare menzogne sulle politiche per l'immigrazione del Pd, la nostra posizione è ferma sul rispetto della legalità e lo diciamo da tempo».
«La Lega non perde occasione per avvelenare il dibattito pubblico utilizzando l’ingiusto e logoro binomio sicurezza – stranieri. Oggi abbiamo assistito all'ennesima strumentalizzazione che mira a far passare annunci che portano con se solo messaggi scorretti e negativi. Chiedere alla giunta di vietare l'occultazione del volto, è un'operazione che va proprio in questa direzione a partire dal fatto che una norma nazionale in tal senso esiste già. Non ci fermeremo nello spiegare che i luoghi comuni sulla posizione del PD e del centrosinistra che provengono dal centrodestra sull’immigrazione sono ingiusti e falsi».