Comparto unico: Liva, ultimo passo dell’iter di riforma del sistema Regione – Autonomie locali

La nuova legge sul comparto unico ha l’obiettivo di favorire la mobilità dei pubblici impiegati, presupposto necessario per il trasferimento di funzioni

TRIESTE (18.11.16). «Questa legge completa l'iter di riforma del sistema Regione – Autonomie locali; dopo Uti e finanza locale si chiude dunque il quadro con la riforma del comporto unico integrato. Questa legge, ampiamente discussa, passa senza voti contrari in Consiglio a testimonianza del buon lavoro svolto nell'iter preparatorio portato avanti anche in prima commissione, che ha contribuito a migliorare l'impianto e i contenuti della legge, armonizzandola con la normativa statale in corso di approvazione». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Renzo Liva, presidente della prima commissione e relatore di maggioranza del disegno di legge n. 157 in materia di sistema integrato del pubblico impiego regionale e locale, votato oggi in Consiglio regionale.
«La nuova legge sul comparto unico ha l'obiettivo di favorire la mobilità dei pubblici impiegati, considerata presupposto necessario per la realizzazione del trasferimento di funzioni in una stagione di trasformazione del nostro assetto istituzionale. Accanto a questo vi è poi il tema del completamento del Comparto attraverso la costituzione di un sistema integrato per la gestione del personale, adottando un Testo unico in materia di pubblico impiego regionale in grado di definire uniformemente anche le recenti riforme intervenute sul piano nazionale. Ciò per evitare che la concreta operatività venga compromessa, come fino a oggi è stato, a causa della concorrenza fra fonte statale e regionale».