Casa: Boem, da opposizione opera di sciacallaggio

Requisiti legati allo stato di bisogno soggettivo

TRIESTE (27.09.16). «La fissazione è quella di chi continua a usare gli impatti emotivi che derivano da un argomento delicato come quello degli immigrati e della casa, inventando cose che nei fatti non esistono. Questo si chiama sciacallaggio gratuito, non certo correttezza amministrativa che soprattutto difronte a tali argomenti sarebbe richiesta anche a chi sta all'apposizione». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Vittorino Boem, presidente della IV commissione
«É previsto il requisito di due anni di residenza per poter beneficiare delle case Ater, tutti gli altri requisiti sono legati allo stato di bisogno delle persone. Gli indicatori dello stato di bisogno sono tutti chiaramente elencati nel regolamento attuativo all'articolo 8 e si riferiscono alla condizione soggettiva dei beneficiari» spiega Boem. Inoltre, aggiunge: «La Conferenza dei Direttori ha comunque potere di introdurre ulteriori criteri che non possono comunque superare quelli del bisogno e comunque uniformi sul territorio regionale. Per l'ennesima volta ricordiamo che grazie alla legge si passa da tanti regolamenti, uno per ogni Ater, a un unico regolamento regionale con requisiti uniformi su tutto il territorio».