Irricevibili le richieste di Riccardi, ruolo garante con funzioni di raccolta di informazioni utili a prevenire ed evitare discriminazioni, ma anche di stimolo agli interventi legislativi
TRIESTE (18.08.16). «Il Garante per le persone a rischio di discriminazione svolge al meglio il ruolo che abbiamo previsto e riteniamo che debba continuare su questa strada. Le richieste di cancellazione dell'istituto di Riccardi sono irricevibili». Il gruppo consiliare regionale del Pd difende il Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione, Walter Citti. E lo fa attraverso la consigliera Chiara Da Giau, promotrice della legge istitutiva della figura del Garante, e Franco Codega, presidente della VI commissione.
«Trovo corretto che Citti, difronte a comportamenti come quelli della giunta Dipiazza, segnali possibili discriminazioni. Non si capisce perché si debbano fare delle divisioni in categorie per poi fare trattamenti differenziati di cittadini che invece hanno pari diritti e dignità. Anche se non ci dovessero essere violazioni, sicuramente la giunta Dipiazza attua un'applicazione inopportuna della legge» sostiene Codega.
Inoltre, aggiunge Da Giau, «Riccardi, nella foga di attaccare Citti a prescindere, sbaglia obiettivo: è naturale che in molti casi si faccia riferimento a leggi nazionali, ma il garante interviene su come queste leggi vengono applicate in Friuli Venezia Giulia e sui riflessi discriminatori che ci possono essere nei confronti dei cittadini della regione». E ancora, continua Da Giau, «il garante delle persone è la vera novità della figura di garanzia. Restiamo convinti del ruolo che gli abbiamo dato: non solo funzioni di raccolta di informazioni utili a prevenire ed evitare discriminazioni, ma anche un ruolo di stimolo agli interventi legislativi. Ci sta che il garante, nello svolgere correttamente il suo compito, faccia anche da coscienza del legislatore regionale. Riteniamo che stia facendo bene il suo lavoro, pertanto non è in discussione né la figura, né la persona».







