Corte dei Conti: Liva, riconosciuti miglioramenti su trasparenza e adeguatezza delle coperture finanziarie

«La qualità e i miglioramenti apportati in tre anni anche sul piano delle coperture finanziarie delle leggi sono un dato oggettivo e questo lo ha affermato il positivo giudizio che la Corte dei conti ha dato nella sua relazione»

TRIESTE (10.05.16). «La qualità e i miglioramenti apportati in tre anni anche sul piano delle coperture finanziarie delle leggi sono un dato oggettivo e questo lo ha affermato il positivo giudizio che la Corte dei conti ha dato nella sua relazione». A dirlo è il presidente della 1ª commissione, Renzo Liva, a margine dell'Esame, da parte della stessa commissione, della relazione della Corte dei conti sulla copertura finanziaria delle leggi regionali 2015 e sulle tecniche di quantificazione degli oneri. La relazione verrà illustrata in Aula da Liva nella prossima seduta del Consiglio del 18 maggio. «La Corte – commenta – ha riconosciuto i miglioramenti adottati da Giunta e Consiglio sia nella congruità che nella trasparenza e adeguatezza delle coperture finanziarie delle leggi approvate. Tale riconoscimento rende merito al lavoro fatto in questi anni dal Consiglio e dai suoi organi tecnici in piena collaborazione con la Giunta e le varie direzioni, in primis quella finanziaria, e si aggiunge ai risultati ottenuti sia sul piano della qualità legislativa recentemente discussa in aula nell'ambito della presentazione del Rapporto sulla legislazione».
La relazione constata, nel merito, che «le coperture finanziarie hanno reperito la maggior parte delle risorse (pari al 60,25%) attraverso nuove o maggiori entrate derivanti dalla compartecipazione Irpef ai versamenti, più rilevanti del previsto, di grandi contribuenti regionali (nel 2014 il dato corrispondeva al 17,10%). Rilevante – si legge nella relazione – (pari al 25,99%, ma in calo rispetto al 38,94% del 2014) risulta anche l’utilizzo di accantonamenti iscritti nei fondi globali. È inoltre notevolmente ridimensionato rispetto al 2014 (13,64% del 2015 contro il precedente 43,96%) il ricorso allo spostamento delle disponibilità finanziarie da un obiettivo a un altro».
E ancora, sottolinea la relazione come «i nuovi o maggiori oneri, secondo la legge di contabilità nazionale 196/2009, possono trovare la loro fonte di copertura esclusivamente attraverso tre modalità: a) utilizzo degli accontamenti iscritti nei fondi speciali (per il nostro ordinamento sono i fondi globali) ai fini della copertura dei provvedimenti legislativi che si prevede di approvare negli esercizi finanziari del bilancio pluriennale, fermo restando il divieto di utilizzo degli accantonamenti a fondo globale di parte capitale per iniziative di parte corrente; b) riduzione di precedenti autorizzazioni legislative di spesa; c) modifiche legislative che comportino nuove o maggiori entrate, fermo restando il divieto di copertura dei nuovi o maggiori oneri di parte corrente con utilizzo dei proventi derivanti da entrate in conto capitale».
Infine, conclude Liva, «in un periodo storico contrassegnato da polemiche istituzionali e frizioni fra poteri dello Stato il rapporto di collaborazione fra Consiglio regionale e Corte dei conti sul terreno dell'efficienza, risparmio e trasparenza appare come un fatto di cui andare, come Istituzione, orgogliosi».