Albergo Diffuso: Moretti, dall’audizione di presidenti e sindaci la conferma di un progetto che funziona

progetto di sviluppo territoriale che ha avuto un ruolo centrale nel rilancio di territori svantaggiati

TRIESTE (04.05.16). «Le testimonianze dirette dei sindaci dei comuni montani e delle valli, e dei presidenti degli alberghi diffusi hanno dato un quadro generale che rende giustizia delle strumentalizzazioni fatte su tale progetto di sviluppo territoriale che ha avuto un ruolo centrale nel rilancio di territori svantaggiati non solo dal punto di vista turistico, ma anche sociale». A dirlo è il capogruppo del Pd, Diego Moretti a margine della seduta del comitato per la Legislazione e controllo durante la quale sono stati auditi i presidenti degli Alberghi diffusi e i sindaci dei Comuni interessati.
Le audizioni di oggi, aggiunge Moretti, «hanno confermato le positività del sistema Albergo Diffuso, con i protagonisti dei diversi territori in cui questo strumento si è sviluppato che hanno illustrato come, nei singoli casi concreti, sia stato possibile recuperare patrimonio edilizio delle zone montane, rilanciare il turismo territoriale, evitare lo spopolamento dei territori montani».
«Gli elementi forniti oggi in commissione permetteranno di fare tutte le opportune valutazioni anche sul tema più generale dello sviluppo della montagna, del quale anche il sistema di Albergo Diffuso è una parte importante».
E ancora, prosegue Moretti, «l'audizione di oggi ha fatto emergere che gli obiettivi del sistema, pur da attualizzare, sono stati raggiunti in maniera importante. Tra i dati più significativi – citati nella relazione già illustrata in Commissione a febbraio – si può citare l'aumento di posti letto ricettivi, pari a 1.984 suddivisi su 373 unità abitative. Va ricordato inoltre che a fronte di 25 milioni di investimenti pubblici in 15 anni, i privati hanno investito quantomeno una somma corrispondente, generando occupazione e indotto rilevante per le aree montane». Moretti ribadisce infine che «l'albergo diffuso nasce come progetto di sviluppo territoriale, non solo di tipo turistico-ricettivo, per riqualificare e rilanciare i borghi montani, rendendoli attrattivi per i turisti, dando anche maggiori servizi per i residenti».