Immigrazione: Codega, con il programma 2016 garantiamo reale integrazione

Dall’integrazione scolastica, ai corsi di alfabetizzazione per adulti, dall’inserimento abitativo ai fondi di rotazione per interventi come il microcredito

TRIESTE (08.03.16). Dall'integrazione scolastica, ai corsi di alfabetizzazione per adulti, dall'inserimento abitativo ai fondi di rotazione per interventi come il microcredito. Sono alcune delle misure previste nel Programma immigrazione per l’anno 2016, il primo programma annuale dopo la promulgazione della legge regionale 31/2015 sull'immigrazione, discusso oggi dalla VI commissione presieduta dal consigliere regionale del Pd, Franco Codega. «Le risorse, aumentate rispetto allo scorso anno di circa 400mila euro, vengono distribuite secondo lo schema degli anni scorsi: educazione e istruzione, accoglienza e inserimento abitativo, assistenza sociosanitaria, servizi territoriali, protezione internazionale» commenta a margine Codega. Questo, continua, «è l’effetto di una costruzione della norma che rispecchiando una logica di intervento legata al “già collaudato”, permette di dare continuità agli interventi. L’efficacia poi di tali azioni risalta in particolar modo dal Consuntivo dell’anno 2015 che descrive in modo preciso l’utilizzo prezioso delle risorse messe in campo». Più di 5mila studenti hanno usufruito degli interventi di integrazione scolastica, e 125 i corsi di alfabetizzazione attivati per gli adulti. «Particolarmente efficaci si sono rivelati i servizi per l’inserimento abitativo con 4.115 persone che ne hanno usufruito. E, dato veramente significativo, è l’operazione relativa ai fondi di rotazione: su 175 microprestiti effettuati, ben 90 sono andati a vantaggio di italiani e 85 a stranieri, a testimoniare la flessibilità e la preziosità di uno strumento, che con poche risorse, offre un importante servizio per tutte le persone in difficoltà» fa sapere ancora il consigliere Dem. Anche quest’anno sono impegnati 300mila euro per progetti locali per richiedenti asilo e rifugiati. Sono i lavori di utilità sociale che vengono proposti ai richiedenti asilo ospitati nei vari Comuni della regione. Lo scorso anno l’iniziativa ha coinvolto 35 Comuni e 1.400 persone. «Quest’anno – conclude – si prevede un coinvolgimento ancora maggiore. Sono questi interventi, continuativi ed estesi ai vari settori della società, che garantiscono un'integrazione ordinata e costruttiva della realtà degli stranieri nella nostra regione».