Ecco perché io “lottomarzo”

Serve tenere alta l’attenzione sulla situazione delle donne, e non solo l’8 marzo…

Alcuni numeri ci permettono di capire perché ancora serve tenere alta l’attenzione sulla situazione delle donne, e non solo l’8 marzo…
In Italia più di metà della popolazione è donna, ogni 10 uomini laureati ci sono 16 donne con pari titolo, in genere raggiunto in età più precoce
Ma: nel 2014 la retribuzione media lorda per gli uomini è stata di 29.891 euro, quella delle donne di 27.890 euro. In Italia nel 2013 era disoccupato l'11,5% degli uomini e il 13,1% delle donne.
In Italia lavora il 57,8% delle donne con un figlio, il 50,9%, delle donne con due figli e solo il 35,5 per cento delle donne con tre figli. (un confronto: In Danimarca la percentuale è del 73% se la donna ha un figlio, l’82.6% se ha due figli e il 77% se ha tre figli)
In Italia il 5% di presidenti nelle grandi aziende quotate in borsa è donna, e il 24% di consiglieri di amministrazione è donna.
Sindacati, medici, giudici, dirigenti non sono messi in modo diverso; i direttori generali sono 20% donne e 80% maschi, i vicepresidenti sono 100% uomini, i membri degli organi decisionali sono 18% donne e 82% uomini,
Le donne deputate sono il 30.79%, le senatrici il 28,25% le ministre del governo attualmente sono il 40%, ma nessuna donna è viceministro, le sottosegretarie sono appena il 28,57%, alla Camera dei deputati le presidenti di commissione sono il 7,14% e al Senato il 14,29%, le senatrici a vita il 16,67%
Nelle giunte regionali le presidenti rappresentano il 10%, le vicepresidenti il 33,3%, le donne assessore il 32,4% e le consigliere il 15,6 per cento.
I sindaci donna sono il 13,27%, gli assessori comunali donne il 27,5% e le consigliere comunali il 23,2 per cento.