Debora Serracchiani su negazionismo foibe

TRIESTE, 18 dicembre 2014 – Tema che merita il massimo rispetto e non deve trasformarsi in contesa politica

Nei giorni scorsi si sono levate alcune voci ad accusare me e la Giunta regionale di sostenere attraverso l’erogazione di contributi a un’associazione la divulgazione di tesi negazioniste delle foibe.
Mi sono astenuta dall’intervenire a caldo, mossa dalla volontà di non polemizzare su un argomento delicato, che credo meriti il massimo rispetto e non debba trasformarsi in contesa politica. Ora desidero chiarire.
La Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito delle norme di tutela della lingua friulana e in particolare della legge regionale 29/2007, riconosce alla casa editrice KappaVu un contributo economico di 20.000 euro, e l’importo è destinato a coprire la realizzazione di libri e materiali dedicati all’infanzia. La casa editrice, su cui è stata imperniata la polemica, per il resto svolge la sua attività in assoluta autonomia, e la Regione non può certo intervenire a dirigerne le scelte.
In questi ultimi anni, un simile contributo è sempre stato concesso, anche quando al governo della Regione c’era il centrodestra, come si può facilmente verificare nella legge Finanziaria approvata nel dicembre 2012. Non posso perciò che rammaricarmi per la strumentalizzazione a fini esclusivamente politici della tragedia delle foibe, messa in atto da chi già allora sedeva per il centrodestra sui banchi del Consiglio Regionale.
Come credo dimostrino i nostri comportamenti anche recenti, questa Giunta e io personalmente siamo in assoluta sintonia con quanto solennemente dichiarato dalla legge nazionale istitutiva del Giorno del Ricordo.
Debora Serracchiani