Bonus bebè: Cremaschi, più utile finanziare il sistema dei servizi a sostegno delle famiglie

Alle critiche di FI replica la consigliera regionale del PD, ribadendo quanto già illustrato e spiegato in Aula

TRIESTE. Non soldi diretti alle famiglie, ma un finanziamento al sistema di servizi a sostegno alle famiglie. Alle critiche rivolte da Fi replica la consigliera regionale del Pd, Silvana Cremaschi, ribadendo quanto già illustrato e spiegato in aula.
«Contrariamente a quanto può apparire a prima vista, gli studi sulla situazione europea ci dimostrano che i fondi dati una tantum non hanno modificato le scelte relative alla natalità e alla genitorialità» fa notare Cremaschi che spiega come, invece, «sono risultati efficaci invece gli interventi organici, complessi, sistemici di sostegno alle famiglie. Significativi sono risultati gli interventi orientati, soprattutto, a favorire una maggiore compatibilità del tempo familiare con quello lavorativo all’interno delle famiglie con figli». E ancora, aggiunge la consigliera Pd, «le ricerche internazionali evidenziano infatti che, contrariamente al passato, l’ingresso nel mercato del lavoro della donna non pregiudica il raggiungimento di un buon tasso di natalità, ma crea invece le condizioni sociali ed economiche per una sua elevazione. Altre ricerche evidenziano che l’instabilità lavorativa femminile è la principale imputata della bassa fertilità in molti paesi europei (tra cui l’Italia); in particolare – spiega Cremaschi – situazioni di lavoro occasionali esercitano un effetto negativo sulla fertilità, mentre situazioni di lavoro stabile o di part-time continuativo contribuiscono a elevare il tasso di fertilità».
Proprio per questi motivi, conclude, «su temi delicati come la famiglia, è bene distinguere tra strumentalizzazioni politiche e quanto è ampliamente dimostrato dall’esperienza e da autorevoli ricerche».