Riforme: Serracchiani, per le autonomie ddl e’ da migliorare

L’articolo 33 del ddl di revisione del Titolo V ha intanto stabilito un punto fermo importante per le Regioni a statuto speciale e per le Province autonome, ma resta del lavoro da fare

“L’articolo 33 del ddl di revisione del Titolo V ha intanto stabilito un punto fermo importante per le Regioni a statuto speciale e per le Province autonome, ma resta del lavoro da fare”. Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, commentando il testo del ddl costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte seconda della costituzione”, approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri 31 marzo 2014.
La presidente Serracchiani si riferisce in particolare al comma 13 dell’art. 33, che recita “Le disposizioni della presente legge costituzionale non si applicano alle Regioni a statuto speciale ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano sino all'adeguamento dei rispettivi statuti”.
Secondo Serracchiani “il testo è ancora lontano dalle indicazioni concordate con le assemblee legislative e fatte proprie dalla Conferenza delle Regioni. Dunque lavoreremo per emendarlo e migliorarlo, per dare alle istanze territoriali le risposte che sono attese e dovute”.
“E’ chiaro che non si possono fare passi indietro rispetto alla prima versione della riforma, anche perché sarebbe incomprensibile – conclude – se una riforma di razionalizzazione avesse l’aspetto e la sostanza di una nuova centralizzazione”.