L’autismo rientra nel disegno complessivo della Riforma Sanitaria

Cremaschi: Dov’era Novelli quando gli operatori chiedevano una rete dei servizi

UDINE. «Sull’autismo stiamo costruendo, all’interno della riforma sanitaria, quanto non è stato fatto in anni. Dov’era Novelli quando io, come neuropsichiatra infantile, più volte ho chiesto di costruire la rete dei servizi di neuropsichiatria». Alle accuse che arrivano dal centrodestra sulle problematiche correlate all’autismo, replica la consigliera regionale del Pd, Silvana Cremaschi. «Se mi sono candidata in Consiglio regionale – chiarisce Cremaschi – è anche perché ho trovato la precedente politica regionale sorda ai frequenti richiami che abbiamo fatto come Società scientifica di neuropsichiatria rispetto alla latitanza nell'organizzazione dei servizi». E ancora, «l’autismo è una cosa molto più complessa che sostenere le singole associazioni e questo pare che Forza Italia non l’abbia capito». Infatti, sottolinea la consigliera del Pd, «la Società scientifica di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza negli scorsi anni ha più volte denunciato lo stato di gravissima carenza nell’organizzazione dei servizi per la presa in carico dei disturbi e ritardi di sviluppo dell’età evolutiva della nostra regione. Il Fvg è infatti l’unica regione in Italia che negli scorsi anni non ha recepito i piani nazionali per la salute mentale e la neuropsichiatria per l’età evolutiva, e non ha organizzato la rete dei servizi che è invece presente in modo organico in tutte le altre Regioni».
Ora, conclude Cremaschi, «nel contesto del lavoro per la riforma dell’organizzazione dei servizi del Sistema sanitario regionale, per la prima volta nella storia della nostra Regione, si è costituito anche un tavolo per la salute mentale e la neuropsichiatria dell’età evolutiva: è all’interno di questo tavolo che vanno costruite le basi per recuperare il tempo perduto e delineare un disegno organico per la presa in carico e per la collaborazione tra i servizi  sanitari, i servizi sociali, le famiglie, le scuole e le associazioni».