Pari opportunità: opposizioni, parole inaccettabili da consigliera parità Fvg, sia revocata

Chi riveste un ruolo istituzionale superpartes e a garanzia di tutti deve necessariamente osservare un equilibrio tenendosi lontano da giudizi di merito

16.07.21 «Chi riveste un ruolo istituzionale superpartes e a garanzia di tutti deve necessariamente osservare un equilibrio tenendosi lontano da giudizi di merito e da opinioni personali e di parte che ledono la credibilità delle istituzioni e il loro ruolo a tutela di tutti i cittadini. Il fatto che la consigliera di parità del Fvg Anna Limpido, si sia sbilanciata in maniera pesante con considerazioni pubbliche su argomenti che stanno interessando la politica nazionale sul tema dei diritti delle persone Lgbt, oltre a uscire dall’ambito delle competenze del suo ruolo, supera ogni limite. Il presidente Fedriga e l'assessora Rosolen, che l'hanno nominata lo scorso aprile, provvedano alla sua revoca immediata». A chiederlo sono i consiglieri regionali di opposizione (Pd, M5S, Patto per l'Autonomia, Cittadini e Open Sinistra Fvg) della VI commissione, a seguito del post della Consigliera regionale di parità del Fvg, Anna Limpido, pubblicato sulla pagina Facebook “Consigliera di parità della Regione FVG e di Area Vasta di Gorizia” (@annalimpido.consiglieraparita), attraverso il quale la stessa interviene sul ddl Zan.
Secondo i consiglieri «sarebbe utile capire cosa ne pensano Fedriga che l'ha nominata e in particolare l'assessore Rosolen che lo scorso 8 aprile, in occasione dell'avvio ufficiale dell'incarico, si compiaceva della scelta ricaduta su Limpido “da sempre dedicata al mercato del lavoro e ai temi sociali, donne e minori” e che ora dovrebbe favorire l'occupazione femminile e l'attivazione dei principi di pari opportunità per un definitivo superamento delle discriminazioni di genere sul lavoro. Oggi, con le sue affermazioni abbiamo prova della mancanza dell'equilibrio e imparzialità necessari per svolgere un incarico che reputiamo importante per affrontare tematiche delicate come quelle di genere».