Salute: Da Giau, nostra pdl caregiver vuole aggiungere, non togliere previsioni già esistenti

La sfida che poniamo alla Regione con la nostra proposta è quella di pensare a una realtà sociale e di assistenza domiciliare che è in evoluzione

21.06.21 «Nella stesura della nostra proposta di legge regionale a sostegno dei caregiver familiari, condivisa con le associazioni regionali, avevamo assolutamente chiaro il quadro nazionale in materia. Proprio perché non esiste un legge nazionale organica (una proposta è ferma al Senato da tempo), ma solo un articolo che istituisce un fondo nella legge di stabilità 2018, abbiamo preferito usare la nostra autonomia per estendere la previsione attuale, senza toccare quello che c'è già». Lo afferma la consigliera regionale del Fvg Chiara Da Giau (Pd) replicando alle affermazioni di Vincenzo Zoccano, vicepresidente del Partito Liberale Europeo riguardo alla proposta di legge 110 “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e il sostegno dei caregiver familiari” presentata dal gruppo Pd Fvg.
«Le risorse che noi abbiamo stanziato nella legge che andrà tra due giorni in Aula (fatto salvo che potranno essere integrate proprio in virtù del dibattito e del testo definitivo eventualmente approvato), sono ipotesi aggiuntive rispetto al fondo nazionale e rispetto a quanto già contemplato nel bilancio delle aziende sanitarie per le attività di loro competenza. La sfida che poniamo alla Regione con la nostra proposta è quella di pensare a una realtà sociale e di assistenza domiciliare che è in evoluzione. Basti pensare che il Fvg è la seconda regione per popolazione anziana e soprattutto in contesti come quelli di Trieste ci sono molti anziani soli che non hanno attorno a se una rete familiare. In queste situazioni anche un amico o un vicino di casa si può prendere cura di loro ed è anche a queste persone che abbiamo pensato, senza voler escludere nessuno. Il fatto che la regione si doti di un proprio strumento legislativo per il riconoscimento formale dei caregiver, consiste nel far emergere e abbracciare una realtà che è senz'altro poco conosciuta e trascurata soprattutto laddove non ci siano associazioni di sostegno dedicate».