Sanità: Conficoni, tagli inspiegabili al volontariato sociale dell’Asfo

Rispetto al passato, associazioni come I ragazzi della panchina, l’Associazione Alzheimer, gli Alcolisti anonimi, l’Artsam hanno visto diminuire del 20% gli importi dei bandi che garantiscono lo svolgimento di servizi di tipo socio-sanitario

18.06.21 «Il taglio generalizzato dei contributi alle associazioni del settore sociosanitario, oltre a suscitare lo sconcerto dei volontari, mette in dubbio la continuità di erogazione di preziosi servizi alle persone. Il centrodestra sia locale, sia regionale ha sempre negato che l'Asfo avesse problemi economici, ma la decurtazione stride con la narrazione fatta finora e per questo va chiarita la condizione dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale e le intenzioni della Giunta Fedriga». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni, componente della 3ª commissione Salute, che attraverso un'interrogazione per fare chiarezza sui bandi Asfo 2021 per contributi a organizzazioni non lucrative del settore socio-sanitario.
«Rispetto al passato, associazioni di volontariato come I ragazzi della panchina, l'Associazione Alzheimer, gli Alcolisti anonimi, l'Artsam hanno visto diminuire del 20 per cento gli importi dei bandi che garantiscono lo svolgimento di servizi di tipo socio-sanitario. Questa amara sorpresa ha ovviamente suscitato preoccupazione e sconcerto tra coloro che hanno subito il taglio e dovranno ridimensionare, tra le altre, iniziative volte a contrastare la dipendenza patologica da sostanze psicoattive, sostenere l'autonomia abitativa di persone con acclarata disabilità psichica, assicurare il miglioramento della qualità della vita a malati di Alzheimer. Il direttore generale dell'Asfo, Polimeni, ancora una volta, dopo lo sfratto del Circolo delle idee dal centro anziani di Villanova e delle associazioni che avevano sede a villa Carinzia, continua a penalizzare chi opera sul territorio. Visto che secondo il centrodestra l'Asfo non è sottofinanziata, i conti sono in sicurezza perché sono state iniettate più risorse nel sistema, ricevendone anche dallo Stato per l'emergenza covid e infine chiudendo il 2020 con un assurdo utile, è ora che l'assessore Riccardi chiarisca dove sta la verità e perché, quindi, i bandi hanno subito una tanto inattesa, quanto contestata decurtazione, confermando la volontà di fare di conto piuttosto che soddisfare i bisogni di salute della popolazione».