Gabrovec: NO all’elettrodotto Okroglo-Udine

La posizione della Regione in merito all’ipotesi dell’elettrodotto Okroglo – Udine è piuttosto chiara: non è un nostro progetto, ne una nostra priorità

Accolgo volentieri la simpatica provocazione del collega Giuseppe Sibau. Non per fare l’avvocato dell’assessore Sara Vito, che non ne ha bisogno, ma la posizione della Regione in merito all’ipotesi dell’elettrodotto Okroglo – Udine è piuttosto chiara: non è un nostro progetto, ne una nostra priorità. Lo ha detto pubblicamente e a chiare lettere la presidente Debora Serracchiani dal palco del teatro Ristori a Cividale in occasione del Dan emigranta il 6 gennaio scorso e lo abbiamo ribadito il sottoscritto assieme al capogruppo Pd Cristiano Shaurli sabato 18 gennaio a Bovec in occasione di un incontro tecnico politico tra amministratori pubblici dell’area transfrontaliera. Se servirà un nuovo collegamento energetico significa che ci sarà compatibilmente con i diritti e le esigenze dei territori coinvolti. Nel caso delle valli del Natisone è da escludere una linea aerea che andrebbe a impattare mortalmente ogni possibilità di sviluppo di un’area ad alta vocazione turistico-paesaggistica. Le alternative ci sono: gli elettrodotti nei paesi civili e progrediti si fanno interrati, sfruttando “corridoi” già sacrificati quali linee ferroviarie, autostrade e simili. Questa è la nostra posizione e conseguentemente anche la nostra eventuale proposta.