La necessità di rendere più attrattivo il sistema produttivo per favorire la permanenza e il rientro dei cervelli e contrastare l’invecchiamento del mercato del lavoro, andava sostenuta con uno sforzo maggiore
Nel suo intervento, Da Giau ha sottolineato la «necessità di affrontare la questione della circolazione dei cervelli: facciamo parte di una comunità aperta a un contesto internazionale e quindi una nuova sfida è sicuramente quella di rendersi attraenti anche nei confronti di giovani talenti che vengono da fuori regione, non ci si dovrebbe limitare a trattenere e far rientrare i nostri». «Le nostre proposte seguivano tre direzioni: sostegni diretti ai giovani non solo universitari, ma anche negli istituti tecnici superiori e con la laurea triennale; opportunità per le imprese per migliorarsi e aumentare la loro competitività attraverso la crescita del capitale umano aziendale, iniziative per promuovere il territorio come luogo di vita e lavoro con un'attenzione anche al tema della ripresa demografica. La giunta ha però rifiutato un approccio multidisciplinare al problema della circolazione dei talenti negando il confronto sulla valorizzazione delle reti delle associazioni dei corregionali all'estero, sulla promozione di progetti per rendere smart village comuni di aree interne e montane, oltre che sull’estensione dei beneficiari della Legge. Sulle diverse questioni in cui la Giunta ha mancato il dovuto approfondimento speriamo, visto che almeno il tema è stato posto, si possano introdurre in successivi provvedimenti gli elementi innovativi sui quali puntavamo».