Sanità: Conficoni (Pd), piano personale Asfo smaschera bluff della Giunta Fedriga

La situazione di emergenza che riguarda la carenza di personale dell’Asfo non solo non è stata risolta, nonostante le molteplici dichiarazioni di impegno, ma nel 2020 è addirittura peggiorata

19.04.21 «La situazione di emergenza che riguarda la carenza di personale dell'Asfo, già denunciata con forza lo scorso anno, non solo non è stata risolta, nonostante le molteplici dichiarazioni di impegno, ma nel 2020 è addirittura peggiorata. Il Piano attuativo appena pubblicato dimostra che sono diverse decine gli operatori sanitari in meno rispetto agli obiettivi prefissati. Così si smaschera l'ennesimo bluff della Giunta Fedriga sulla sanità». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni, componente della 3ª commissione Salute, commentando i dati del Piano triennale dei fabbisogni 2021-2023 dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo).

«Rispetto ai 656 medici previsti, la dotazione organica si è fermata a quota 613, mentre dei 615 operatori socio sanitari (oss) previsti se ne contano 599. Complessivamente i dipendenti e somministrati in servizio il 31 dicembre erano 3.705, 221 in meno di quelli programmati a inizio 2020, 187 in meno di quelli rideterminati durante l’anno e 131 in meno di quelli a libro paga alla fine del 2018. Questa riduzione evidenzia quanto sia stata penalizzante l’applicazione del taglio lineare alla spesa per il personale sanitario decisa dalla Regione e non contestata dal centrodestra pordenonese, rimasto colpevolmente in silenzio anche di fronte alla mancata sostituzione dei primari, con sole tre procedure avviate durante il 2020, a fronte di 23 posizioni vacanti. Pure i rinforzi straordinari arrivati in corso d’anno per affrontare l’emergenza covid lasciano a desiderare: a fronte dei 58 infermieri e 56 Oss tardivamente previsti a novembre, solo sei persone sono entrate in servizio entro dicembre. Di fronte a questa situazione di sofferenza decisamente inadeguata ad affrontare la pandemia, è davvero inspiegabile che il Direttore generale dell’Asfo non abbia voluto rinnovare alcuni contratti a termine in scadenza obbligando le organizzazioni sindacali alla protesta». In seguito allo sciopero della sanità pordenonese dell'estate 2020, ricorda Conficoni, «furono annunciate nuove assunzioni, ma, come attestano le criticità di alcuni reparti dell’ospedale di Pordenone e del territorio, in alcuni casi la situazione è addirittura peggiorata, svelando il bluff del centrodestra. L’encomiabile sforzo compiuto dagli operatori sanitari merita di essere premiato con l’arrivo di adeguati rinforzi. Per questo manterremo alta l’attenzione affinché gli obiettivi del 2021 vengano raggiunti».