Salute: Da Giau (Pd), bene risorse per caregiver, ora si voti nostra legge

Fvg eserciti la sua autonomia e anticipi Roma approvando la nostra proposta

 26.03.21 «Le risorse a sostegno dei caregiver familiari che la Giunta, adempiendo al relativo decreto ministeriale, ha disposto attraverso l'approvazione delle linee di indirizzo del fondo, sono un passo positivo. Ora se ne compia un altro portando in Aula il nostro progetto di legge per il riconoscimento formale, la regolamentazione e il sostegno di queste figure». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau commentando la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale con la quale si fissano le linee di indirizzo e di programmazione del fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, adempiendo al decreto dei ministri per le Pari opportunità e la famiglia e del Lavoro e delle politiche sociali, del 27 ottobre 2020.
«Il primo livello di assistenza e cura non professionale, in molti casi, è quello familiare. In Fvg sono migliaia le persone che dedicano gran parte della loro vita alle necessità di familiari bisognosi di una continua assistenza, perché anziani o gravemente malati. Per questo le risorse che arrivano dal Governo sono importanti per dare una prima risposta alle necessità di assistenti e assistiti» continua Da Giau, prima firmataria della proposta di legge presentata dal Pd lo scorso anno proprio per riconoscere e sostenere i caregiver. «Giustamente Riccardi richiama all'attesa di un quadro normativo nazionale, ma è tempo di portare in Aula la nostra proposta di legge. Chiediamo alla Giunta di far valere la nostra autonomia regionale anche nell'identificare la figura del caregiver, oltre la definizione nazionale, con lo sguardo attento ai cambiamenti sociali in atto nelle famiglie che vedono fare i caregiver persone anche molto giovani e anche amici, non solo parenti. Riconoscere, valorizzare, sostenere il servizio svolto dai caregiver, preoccuparsi dei loro progetti di vita e della loro salute, oltre che di quella dei loro assistiti, è un dovere e una sfida che, anche in termini innovativi, la nostra Regione dovrebbe cogliere».