Sicurezza: Iacop (Pd), Lega crea polizia regionale che replica forze dell’ordine, lontana dai territori

La Lega introduce una gestione della sicurezza lontana dalle funzioni di controllo e supporto ai territori e alle comunità locali

23.03.21 «Con una legge ideologica sulla quale è mancata la ben che minima condivisione e dove sono stati ignorati tutti i soggetti coinvolti, la Lega ha scelto di forzare il tema della sicurezza per creare un corpo di polizia regionale che si sovrappone alle forze dell'ordine già esistenti e che si allontana dal necessario collegamento con i territori». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop relatore di minoranza del ddl 125 “Disciplina in materia di politiche integrate di sicurezza e ordinamento della polizia locale”.
«Nonostante in Fvg non ci siano situazioni di particolare emergenza, anzi, nonostante ci siano urgenze maggiori, quella pandemica in primis, la Lega e il centrodestra hanno fatto di tutto per arrivare ad approvarsi da soli questa legge che introduce una gestione della sicurezza lontana dalle funzioni di controllo e supporto ai territori e alle comunità locali». Nella fase di discussione in commissione, continua Iacop, «è stato evitato in ogni modo il confronto con sindacati e associazioni che avrebbero avuto delle legittime istanze da presentare e discutere, ma sulle quali era evidentemente meglio, per la Lega, non soffermarsi».
Secondo Iacop, «c'è inoltre il chiaro disegno che tende a orientare l'impegno civico dei volontari da una funzione di assistenza alla comunità, a un'attività di controllo di vicinato, di osservazione e presenza attiva quasi da osservatori e delatori della comunità stessa che non possiamo accettare e che preoccupa, perché lo slega dal fondamentale rapporto con l'amministrazione comunale».
Infine, conclude Iacop, «all'interno di un dibattito surreale che si è prolungato oltre ogni previsione proprio per la mancanza di condivisione, abbiamo affermato la necessità di un corpo di polizia diverso da quello creato dalla Lega, legato ai Comuni e sicuramente in congruo numero sul territorio ma che possa lavorare in nei contesti sociali dei territori».