Sicurezza: Iacop (Pd), Lega disegna una polizia regionale, lontana da Comuni e cittadini

Costruendo un corpo parallelo alla polizia di Stato, l’assessore leghista Roberti allontana dai Comuni delle peculiarità che fanno parte dei singoli territori, lasciando tuttavia a carico dei singoli enti locali gli aspetti economici

10.03.21 «Attraverso una legge ideologica e con una forte spinta centralista, la Lega esaspera il tema della sicurezza puntando a creare un corpo di polizia regionale, lontano dai Comuni e cittadini e sovrapposto alle forze di sicurezza già esistenti». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop relatore di minoranza del ddl 125 “Disciplina in materia di politiche integrate di sicurezza e ordinamento della polizia locale” oggi in discussione in Aula.
«Costruendo un corpo parallelo alla polizia di Stato, l'assessore leghista Roberti allontana dai Comuni delle peculiarità che fanno parte dei singoli territori, lasciando tuttavia a carico dei singoli enti locali gli aspetti economici. Con questo ddl si immagina quindi una polizia locale incentrata sulla gestione della sicurezza più lontana dalle funzioni di controllo e supporto ai territori e alle comunità locali, seguendo l'obiettivo di creare una polizia regionale, lontano da quel rapporto che l'ente locale dovrebbe avere con i cittadini. Noi restiamo convinti che i corpi di polizia locale debbano invece restare collegati ai Comuni e non alla Regione che in questo caso rincorre solo forti connotazioni ideologiche». Infine, Iacop sottolinea anche l'aspetto volontaristico che il ddl punta a normare: «Riprendendo ed esacerbando i concetti della legge 9 del 2009 dell'ex assessore leghista, Seganti, che introducevano i tanto discussi volontari della sicurezza e ronde urbane, oggi la Lega codifica il volontariato e la partecipazione civica con l'obiettivo del cosiddetto controllo di vicinato. Siamo di fronte a concetti delicati come quelli della sicurezza, anche in relazione al tema delle tutele legali, che hanno già incontrato sentenze negative della Corte Costituzionale». Infine, conclude Iacop, «noi crediamo che sia necessaria una polizia locale diversa, legata ai Comuni e sicuramente in congruo numero sul territorio ma che possa lavorare su un contesto sociale proprio».