Scuola: Da Giau (Pd), sacrificio chiesto a Pordenone sia seguito da regole chiare e coerenti per tutti

Dobbiamo pensare che la chiusura delle scuole nel pordenonese, zona gialla e con numeri di contagi ben al di sotto della soglia fissata dal Governo nazionale, sia una misura fortemente precauzionale

04.03.21 «Se la chiusura delle scuole anche nel Friuli Occidentale dev'essere un'azione preventiva contro il diffondersi del virus, allora è necessario che l'intervento segua regole chiare e coerenti per tutti e che non ci siano solo sacrifici isolati di qualcuno». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau commentando l'ordinanza con la quale il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, dispone la didattica a distanza per gli istituti scolatici secondari di primo e secondo grado anche nel Friuli Occidentale, attualmente in zona gialla.
«Tutte le famiglie hanno piena consapevolezza della posta in gioco e dei sacrifici che vengono chiesti a ogni suo componente, dai nonni più a rischio, ai genitori che lavorano, fino ai figli che studiano a distanza da ormai un anno. Sono disponibili ad un ulteriore sacrificio ma deve nascere da regole chiare e univoche, non dettate da una strategia improvvisata e frammentaria. Purtroppo però riscontriamo che la nuova ordinanza di Fedriga, per il Friuli Occidentale, non risponda affatto a questi fondamentali criteri.
«Dobbiamo pensare che la chiusura delle scuole nel pordenonese, zona gialla e con numeri di contagi ben al di sotto della soglia fissata dal Governo nazionale, sia una misura fortemente precauzionale, volta a scongiurare di cadere in situazioni che oggi vediamo nell'udinese e nell'isontino. “Benvenuta”, dunque a questa incoerenza di Fedriga e del centrodestra che prendono finalmente coscienza della situazione già prevista settimane fa da studi e analisi. Dal “riaprire tutto” sentito fino a pochi giorni fa e dalle proteste in piazza contro il governo dello scorso anno, ora sono passati a più miti consigli. Ora chiediamo che si consolidi un atteggiamento di trasparenza e coerenza» commenta Da Giau.
«Anche se il virus, con le sue varianti, pare abbia trovato la via per indebolire le nostri azioni di difesa attraverso i più giovani, questo non significa che ora la responsabilità debba scaricarsi tutta sulle loro spalle. Se oggi Fedriga considera indispensabile il passaggio alla dad di tutte le scuole secondarie, anche quelle del pordenonese, e chiede alle scuole stesse e alle famiglie di riorganizzarsi, è legittimo che sia chiesta anche alla Regione una doverosa riorganizzazione generale: i tracciamenti e gli screening non ancora adeguati a contenere la nuova ondata, il piano di vaccinazione regionale non ancora definito, i controlli sul territorio non si vedono. Famiglie e ragazzi si sacrificheranno una volta di più per il bene di tutti, Fedriga li ripaghi sacrificando la sua strumentale comunicazione e passando a un'azione trasparente e coerente».