Turismo: Iacop (Pd), città d’arte in crisi, escluse da interventi di sostegno

Inaccettabili gli interventi ad hoc solo per i consorzi montani, mentre le strutture alberghiere collassano sotto costi insostenibili

11.02.21 «L'intervento sulle località montane è doveroso, ma anche le città turistiche e d'arte della regione, che ancora di più soffrono la crisi, hanno bisogno di aiuto, ma nonostante ciò continuano a essere dimenticate da tempo nei provvedimenti di sostegno e di ristoro della Regione. Servono azioni di promozione, ristori adeguati e sostegno agli investimenti prima di perdere tutto». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop a seguito della denuncia di difficoltà di Federalberghi.
«Dopo aver incontrato in più occasioni diversi imprenditori del sistema ricettivo e aver raccolto istanze e preoccupazioni di un'intera categoria in ginocchio, da mesi continuiamo a sollecitare l'assessore Bini per un intervento a sostegno del comparto che, secondo gli ultimi dati resi noti da Federalberghi, non esce da una crisi avviata quasi un anno fa e che fa segnare solo il venti per cento di occupazione dei posti letto nelle città d'arte. Quello che manca e che più volte abbiamo chiesto è innanzitutto un piano straordinario di promozione e commercializzazione del turismo in città e centri storici. Ma la questione continua a essere ignorata, anche negli ultimi interventi di ristoro e di sostegno all'economia (i ddl 121 e 123) non c'è alcuna considerazione per questo settore, ma solo ed esclusivamente per la montagna». Secondo Iacop «sono inaccettabili gli interventi ad hoc solo per i consorzi montani, mentre le strutture alberghiere collassano sotto costi insostenibili di gestione che si stanno riflettendo in una grave crisi occupazionale. Infine, prendiamo atto di come i vertici di PromoturismoFvg si stiano dimostrando inadeguati nell'affrontare la crisi e come l'assessore sia assolutamente appiattito sulle insostenibili richieste economiche a esclusivo appannaggio di una parte del territorio montano, di qualche consigliere di maggioranza».