La Slovenska skupnost contraria all’abolizione delle Province

Da www.igorgabrovec.eu

La Slovenska skupnost contraria all'abolizione delle Province
Il consigliere regionale Igor Gabrovec ribadisce in Commissione la posizione del proprio partito confermando le posizioni espresse dalle organizzazioni di riferimento slovene e dall'UPI.
 
»Con il proprio operato, le scelte adottate e molti bravi amministratori le Province hanno dimostrato di avere un quadro di azione ben chiaro e di saper fare le giuste scelte su numerose problematiche del territorio. La loro abolizione arrecherebbe un grave danno per la rappresentatività del territorio e lascerebbe soli a se stessi soprattutto i piccoli Comuni. Sulla questione dell'applicazione dei diritti e della promozione delle comunità e delle lingue minoritarie in particolare, le Province si sono dimostrate non solo molto utili ma addirittura necessarie. Per questo non possiamo che confermare la nostra piena contrarietà ad una loro cancellazione, che non prospetta chiaramente l’assetto futuro, anche perché ciò comporterebbe una ulteriore decurtazione della 
 
partecipazione politica attiva nella gestione del proprio territorio in cui è storicamente insediata la comunità nazionale slovena.”
Questa è quanto ha ribadito oggi in V commissione consiliare permanente il consigliere regionale della Slovenska skupnost Igor Gabrovec, confermando la posizione del proprio partito. Ai colleghi della Commissione competente che in questi giorni sta esaminando due provvedimenti: la proposta di Legge voto di modifica dello Statuto speciale della regione (che mira appunto a costituire un ordinamento istituzionale fondato solo su regione e comuni) e il ddl sulla disciplina delle elezioni provinciali che ha invece l'obiettivo di trasformare le attuali Province in enti di secondo grado, prevedendo in tal modo che esse vengano rette da amministratori votati non dai cittadini bensì da un'assemblea costituita da consiglieri comunali e sindaci. Il consigliere Gabrovec ha quindi confermato e rimarcato le perplessità e le contrarietà espresse già nei giorni scorsi durante le audizioni svolte dalla stessa commissione dai presidenti delle due organizzazioni di riferimento della minoranza linguistica slovena, l'SKGZ (Unione culturale economica slovena), e l’SSO (Confederazione delle organizzazioni slovene) e dall’UPI (Unione delle Province).
»Il diritto alla partecipazione attiva della comunità nazionale slovena nella gestione del proprio territorio di insediamento è sancita dalla stessa Costituzione, da diverse sentenze della Corte costituzionale nonchè dai trattati internazionali, da norme comunitarie e indirettamente anche dalle leggi nazionale e regionale di tutela della minoranza slovena« ha aggiunto Gabrovec. »In campagna elettorale abbiamo condiviso l’esigenza di superare l’attuale forma di Provincia, tuttavia associandolo alla necessità di una rivisitazione completa dell'ordinamento degli enti locali dall'ente Regione sino ai consigli di quartiere. Ebbene tale riforma non può prescindere dal diritto della minoranza slovena di venire rappresentata negli organi amministrativi almeno del territorio 32 comuni inclusi nella legge di tutela.« L'esponente regionale della Slovenska skupnost ha quindi preannunciato che non parteciperà all'approvazione dei due provvedimenti che non lasciano spazio per significativi miglioramenti e che rischieranno comunque di venire impugnati dinanzi alla Corte costituzionale.