Minoranze: Gualmini-Moretti (Pd), la scelta della Commissione Eu pone un freno alle tutele

La scelta della Commissione europea, di non accogliere le richieste contenute nel Minority Safepack, volta le spalle a una proposta nata dall’iniziativa popolare di ben 1,1 milioni di cittadini europei

02.02.21 «La scelta della Commissione europea, di non accogliere le richieste contenute nel Minority Safepack, volta le spalle a una proposta nata dall'iniziativa popolare di ben 1,1 milioni di cittadini europei e approvata dalla quasi la totalità del Parlamento Europeo in una risoluzione del 17 dicembre scorso. Questa è una posizione che preoccupa perché pone un freno a una maggiore tutela delle minoranza linguistiche che portano anche una maggiore ricchezza sociale e culturale all'Europa». Lo affermano l'eurodeputata del Partito Democratico del collegio nord-est, Elisabetta Gualmini e il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti commentando il respingimento da parte della Commissione Europea, dell’iniziativa popolare Minority SafePack che richiedeva una legislazione per le minoranze nazionali e le lingue minoritarie.
«La proposta – spiega Gualmini – mirava a tutelare le minoranze linguistiche presenti nell’Unione Europea, assicurando la piena attuazione dei loro diritti e proteggendo, di fatto, le lingue minoritarie europee, dall’estinzione. La Commissione Europea ha ribadito come l’inclusione e il rispetto per la diversità culturale dell’Europa sia una delle sue principali priorità, senza però procedere con alcuna proposta legislativa da sottoporre al Consiglio o al Parlamento europeo».
Inoltre, aggiunge Moretti, «come gruppo consiliare del Pd Fvg abbiamo ritenuto importante aderire alla mozione presentata in Consiglio regionale proprio per manifestare l’insoddisfazione per la scelta fatta e per la mancanza di apertura di un dibattito sul tema».