Ambiente: Conficoni (Pd), smog oltre livello di guardia, Regione in ritardo su piano qualità aria

I dati rilevati dall’Arpa lo scorso anno evidenziano che, nonostante il lockdown, le polveri sottili sono aumentate rispetto al 2019. In diverse realtà, infatti, il valore limite giornaliero di 50 ?/m3 è stato superato

28.01.21 «Lo smog nel 2020 ha superato i livelli di guardia nella pianura pordenonese ma il Piano regionale di miglioramento della qualità dell’aria è in forte ritardo e il percorso che porterà alla sua approvazione non è ancora stato formalmente avviato confermando la scarsa sensibilità della Giunta sulle tematiche ambientali. Anche l’inquinamento compromette la nostra salute e merita di essere contrastato più efficacemente». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni, a margine dell'interrogazione discussa oggi in 4ª commissione relativa alla richiesta di conoscere lo stato di avanzamento del Piano regionale di miglioramento della qualità dell'aria.

«I dati rilevati dall'Arpa lo scorso anno evidenziano che, nonostante il lockdown, le polveri sottili sono aumentate rispetto al 2019. In diverse realtà, infatti, il valore limite giornaliero di 50 μ/m3 è stato superato più di 35 volte durante il 2020. Se a Udine e Trieste l'aumento del pm10 è rimasto contenuto sotto la soglia di allerta, rispettivamente con 13 e 14 giornate di sforamento, la situazione nel pordenonese è decisamente preoccupante. Nel capoluogo i superamenti dei limiti si sono registrati ben 38 volte, con numeri ancora più pesanti in altri paesi del Friuli Occidentale, come Brugnera che ha registrato 67 sforamenti, Sacile 52, Morsano 50 e Porcia fermatasi sul limite consentito di 35 giornate». Secondo Conficoni, «questi dati non possono essere sottovalutati: nel 2018 l'assessore Scoccimarro dichiarò che il piano di miglioramento della qualità dell'aria era una priorità, ma sono passati più di due anni e siamo ancora ai preliminari. In attesa della sua elaborazione, pur riconoscendo alcune isolate azioni, come lo sblocco dei sollecitati incentivi sui veicoli ecologici che però non godono del bollo agevolato, si sarebbe potuto fare molto di più. Il bonus biciclette, invece, non è stato finanziato, così come i contributi per il rinnovo delle vecchie caldaie, spinto dal Governo nazionale con importanti sgravi fiscali. Anche sul versante emergenziale lo sforzo compito dalla Regione è insufficiente perché solo una ventina di Comuni hanno adottato un piano per il contenimento degli episodi acuti di inquinamento. Speriamo, pertanto, in un salto di qualità perché anche lo smog compromette la nostra salute e va contrastato con maggiore decisione attraverso un'azione collegiale della Giunta».