Derivazioni idroelettriche: Conficoni (Pd), Giunta dia seguito a processo partecipato per attuare la legge e perseguire sviluppo sostenibile

Affidare le concessioni a una società mista pubblico-privato consentirà di minimizzare gli impatti e massimizzare i vantaggi derivanti dalla produzione di energia idroelettrica

15.01.21 «Il Fvg e in particolare la sua montagna possono fare un importante passo avanti in tema di gestione sostenibile delle risorse idriche, grazie alla legge approvata lo scorso ottobre 2020 sulle grandi derivazioni a uso idroelettrico. Ma è necessario che la Giunta renda attuativa la norma, come previsto dalla legge stessa, entro 90 giorni dalla sua emanazione, che scadranno il prossimo 10 febbraio». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni che attraverso un'interrogazione alla Giunta regionale chiede quale sia lo stato di attuazione della legge regionale 21 del 2020.
«Affidare le concessioni a una società mista pubblico-privato consentirà di minimizzare gli impatti e massimizzare i vantaggi derivanti dalla produzione di energia idroelettrica, generando positive ricadute concrete non solo per la zona montana dove si trovano gli invasi, ma per tutto il Friuli Venezia Giulia». Tra i benefici posti a carico dei gestori, continua Conficoni, «non ci sono solo il pagamento di un canone a Comuni e Comunità di montagna interessati e la realizzazione di interventi di miglioramento e compensazione ambientale, ma anche la cessione gratuita di energia. Ma questi aspetti potranno prendere forma solo con l'intervento della Giunta che speriamo avvenga senza ritardi e dopo la necessaria condivisione con quei portatori di interesse il cui coinvolgimento ha permesso di approvare una legge condivisa».