La misura pensata per i giovani inattivi (Neet) e quella sperimentale sul ricollocamento intensivo, pensate tre anni fa, sono state ritenute adeguate e attuali
09.12.20 «La misura pensata per i giovani inattivi (Neet) e quella sperimentale sul ricollocamento intensivo, pensate tre anni fa, sono state ritenute adeguate e attuali, tanto da essere sostenute dall'attuale amministrazione. La prima con risorse significative e la seconda con il suo inserimento tra gli strumenti di politiche attive del lavoro, tramite le modifiche della legge 18 del 2005 approvate lo scorso ottobre». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd, Roberto Cosolini e Chiara Da Giau a margine della seduta del Comitato per la legislazione, controllo e valutazione riunito oggi per la valutazione della legge Attiva giovani (lr 7 del 2017).
«Il giudizio sull'Attiva giovani verrà completato nella prossima seduta del Comitato, dopo che avremo approfondito la relazione che ci ha consegnato oggi l'assessora Rosolen» chiariscono Cosolini e Da Giau. «Intanto esprimiamo soddisfazione per come siano stato giudicate, sull'evidenza dei fatti, le misure pensate nel 2017 dalla precedente amministrazione di centrosinistra. Ugualmente possiamo rivendicare la tempestività ed efficacia con cui nella legge 7/17 introducemmo l’intervento straordinario sul lavoro accessorio per far fronte alla difficoltà generate allora dall’abolizione dei voucher».
«Il giudizio sull'Attiva giovani verrà completato nella prossima seduta del Comitato, dopo che avremo approfondito la relazione che ci ha consegnato oggi l'assessora Rosolen» chiariscono Cosolini e Da Giau. «Intanto esprimiamo soddisfazione per come siano stato giudicate, sull'evidenza dei fatti, le misure pensate nel 2017 dalla precedente amministrazione di centrosinistra. Ugualmente possiamo rivendicare la tempestività ed efficacia con cui nella legge 7/17 introducemmo l’intervento straordinario sul lavoro accessorio per far fronte alla difficoltà generate allora dall’abolizione dei voucher».
