Covid: Da Giau (Pd), scuole e famiglie in difficoltà, manca regia dalla Regione

La gestione negli istituti scolastici, tra casi di positività, tamponi e quarantene, sta generando una situazione di confusione nella quale la prassi sembra essere tutt’altro che conforme

TRIESTE 25.11.20 «Scuole e famiglie sono sempre più in difficoltà nell'affrontare l'emergenza covid e dalla Regione manca un chiaro segnale. La gestione negli istituti scolastici, tra casi di positività, tamponi e quarantene, sta generando una situazione di confusione nella quale la prassi sembra essere tutt'altro che conforme alle prescrizioni delle ordinanze e difforme tra i territori del Fvg. È necessario quindi che la Regione verifichi quello che sta accadendo e dia subito indicazioni chiare, prima della riapertura degli istituti di secondo grado». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau a margine dell'interrogazione presentata oggi in Consiglio regionale con la quale l'esponente dem chiedeva chiarezza sui protocolli e le prassi nella gestione dei tamponi e delle quarantene in ambito scolastico.
«Le molte segnalazioni che ci giungono da diversi territori, dicono che docenti e famiglie sono spesso lasciate sole nella gestione delle positività, con messe in quarantene singole o molteplici se non di intere classi che paiono seguire criteri diversi e difformi da dipartimento a dipartimento, con poche o scarse informazioni date alle famiglie, mancanza di tracciamento, tempi lunghi per i tamponi e poco, se non nullo utilizzo dei test rapidi tanto pubblicizzati da Fedriga e Riccardi e mai visti ancora nella stragrande maggioranza delle scuole». Secondo Da Giau «non è sufficiente richiamare l’emanazione di protocolli da parte della Regione. Sono note e purtroppo ormai evidenti a tutti le difficoltà dei dipartimenti di prevenzione. Esiste un’azienda di coordinamento regionale, oltre alla Direzione centrale, che è in grado di verificare la situazione reale, porre in atto i correttivi che servono e dare risposte a cittadini e famiglie. La confusione che vien vissuta in questi giorni da dirigenti, docenti, genitori certo non aiuta la tranquillità e collaborazione che serve in questo momento e non garantisce la sicurezza dei cittadini ed il contenimento del contagio».