Scuola: Da Giau (Pd), ddl timido negli interventi, preoccupazioni su futura regionalizzazione

Riscontriamo anche un’insufficiente attenzione rispetto alle criticità che la scuola sta affrontando in questo momento di emergenza

13.11.20 «Le tante dichiarazioni autocelebranti dell’assessore Rosolen, non trovano un adeguato riscontro nelle modifiche che il ddl 113 introduce nell’esistente legge 13 del 2018 in tema di diritto allo studio e potenziamento dell’offerta formativa». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau a margine dell'esame, in VI commissione, del disegno di legge 113 “Interventi in materia di istruzione, diritto allo studio e offerta formativa” proposto dall'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen.
«Il passaggio di competenze nella gestione dei contributi per il diritto allo studio dalla Direzione regionale all'Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (Ardiss), sembra avere più una finalità organizzativa di sgravio della direzione stessa, che non rappresentare una semplificazione significativa per i beneficiari, ossia gli studenti». Inoltre, aggiunge Da Giau, «riscontriamo un'insufficiente attenzione rispetto alle criticità che la scuola sta affrontando in questo momento di emergenza, ma anche rispetto al futuro sul quale si insinua, per di più, un progressivo maggior controllo sulle attività scolastiche, in virtù dei contributi concessi. La posizione espressa dall’assessora Rosolen – conclude – interferisce nell’autonomia delle istituzioni scolastiche, quindi, non può che preoccupare in vista del progetto di regionalizzazione anche delle sole funzioni organizzative e amministrative dell’Ufficio scolastico regionale».