Covid: Conficoni (Pd), servono servizi che evitino o ritardino l’ingresso in case di riposo

La repentina marcia indietro dell’assessore Riccardi sull’iniziale decisione di addossare sulle case riposo il costo dei tamponi non può che essere considerata come una vittoria

12.11.20 «Il tema dell'autosufficienza è fondamentale e va affrontato complessivamente sviluppando servizi che evitino o ritardino un eventuale ingresso nelle case di riposo che vanno riqualificate a maggior ragione a fronte dell'emergenza coronavirus. In questo senso, la repentina marcia indietro dell'assessore Riccardi sull'iniziale decisione di addossare sulle case riposo il costo dei tamponi, dopo le comprensibili proteste delle strutture, non può che essere considerata come una vittoria buon senso nei confronti di chi, più di altri, ha sofferto e sta soffrendo a causa della pandemia». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni a margine della seduta della 3ª commissione Salute riunita per l'informativa dell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi in merito alla proposta di riqualificazione del sistema residenziale per le persone anziane.
Nel corso della commissione Conficoni ha inoltre chiesto di rivedere il regolamento per evitare «quanto sta accadendo a Pordenone con l'asp Umberto I che fatica a realizzare il piano di riqualificazione, mentre il gruppo privato Zafiro sta crescendo, aggirando il numero massimo di posti fissati per legge. La costruzione di due case di riposo collegate da 120 posti letto l'una per un totale di 240 posti quando la norma prevede un massimo di 120 posti. Una risposta dall'assessore, purtroppo, non è arrivata, lasciando spazi solo a toni aspri che mal si conciliano con processi democratici volti a chiarire determinate situazioni, non certo a “infastidire i timonieri”, come qualcuno ha probabilmente pensato».