Covid: Da Giau (Pd), Lega usa migranti per nascondere errori su gestione sanitaria

Dichiarare falsità su situazioni così delicate è gravissimo e irresponsabile e lo è ancor di più se a farlo è un rappresentante delle istituzioni

09.11.20 «La Lega mostra ancora la sua doppia faccia: da una parte chiede unità e collaborazione sulla gestione dell'emergenza covid, evidentemente per non alzare il velo su errori e omissioni ormai evidenti, dall'altra non esita a fare terrorismo mediatico e affondare il colpo quando di mezzo ci sono i migranti». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau, componente della VI commissione Immigrazione, commentando le dichiarazioni del consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis sulla situazione dell'emergenza covid nel Cpr-Cara di Gradisca.
«Dichiarare falsità su situazioni così delicate è gravissimo e irresponsabile e lo è ancor di più se a farlo è un rappresentante delle istituzioni che evidentemente mette la propaganda del suo partito prima della sicurezza. La situazione dei contagi a Gradisca è differente da come la racconta Bernardis: dei 9 migranti di cui parla, solo uno è stato al momento confermato positivo ed è già stato trasferito, così come gli altri 8 che sono ancora in attesa dell'esito dei test. Fa specie, dimostrando tutta la strumentalità delle sue dichiarazioni, che il consigliere della Lega si concentri su queste persone, mentre la quasi totalità dei positivi di Gradisca sia purtroppo rilevato, in residenze per anziani o in famiglia. Significativo inoltre, il numero di studenti in quarantena e sottoposti a controllo. Non si trovano in questa situazione per aver avuto contatti con i migranti, ma evidentemente perché la Regione non ha saputo garantire le necessarie condizioni di sicurezza sul trasporto scolastico». Infine, dichiara Da Giau, «sia Cara che Cpr hanno luoghi per la quarantena presidiati e i migranti sono sottoposti agli stessi sacrifici dei cittadini italiani, solo in condizioni di vita assai peggiori. Non possiamo accettare che mentre chi governa il sistema sanitario regionale mostra la sua inefficienza e impotenza di fronte al dilagare dell'epidemia, si torni a evocare lo straniero come untore per distrarre l'attenzione dalle vere responsabilità».